Imprese innovative e regole certe: le ricette dei Giovani Imprenditori - QdS

Imprese innovative e regole certe: le ricette dei Giovani Imprenditori

Antonio Leo

Imprese innovative e regole certe: le ricette dei Giovani Imprenditori

venerdì 03 Agosto 2012

E intanto l'iniziativa di Antonio Perdichizzi "ImprendiSicilia" sarà estesa a tutta l'Italia

MELFI (PZ)– Il comitato interregionale dei Giovani imprenditori del Mezzogiorno ha organizzato il 27 e 28 luglio scorsi una due giorni dedicata al rilancio dell’economia del Sud Italia. Nella storica cornice della Sala del Trono del Castello di Melfi si è tenuto “Sguardo al Sud”, un confronto tra imprenditori, politici e opinionisti. Si è discusso soprattutto di come rilanciare il sistema produttivo meridionale e di come i giovani possano assumere un ruolo centrale nel futuro del Mezzogiorno. Sono intervenuti, oltre al presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, anche il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, il presidente Cnel, Antonio Marzano e il vice presidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno, Alessandro Laterza.
Gli obiettivi che sono emersi dall’adunanza dei giovani imprenditori sono essenzialmente due: creare imprese realmente innovative che possano costituire un volano per il territorio italiano, ma al tempo stesso con tempi e regole conformi agli standard nazionali ed europei.
Nel corso dell’evento, il vicepresidente di Confindustria per il Mezzogiorno, Alessandro Laterza, ha dichiarato: “Tutte le imprese italiane vivono un momento delicato e per quelle del Sud lo è ancora di più. Secondo le previsioni di Confindustria, nel 2012 nel Mezzogiorno le cose andranno ancora peggio perché sono in calo i consumi da domanda interna. E se sotto il profilo dell’export le cose vanno meglio, nel Sud le imprese che esportano sono una minoranza rispetto a quelle nazionali. Questo è il terreno più fragile e delicato”.
“Le due vere questioni che vanno affrontate – ha continuato Laterza – sono legate da una parte al tema ambientale; dall’altra non è possibile che qualunque azienda, sottoposta a regolare procedura autorizzativa con prescrizioni e controlli, debba avere una sorta di disciplina speciale con un’applicazione solo territoriale. Ci vogliono regole nazionali ed europee uniformi alle quali dobbiamo attenerci. I territori devono coordinarsi, perché l’impresa deve poter scegliere dove investire e farlo con certezze”.
Il presidente dei Giovani imprenditori, Jacopo Morelli, ha invece fatto il punto sulle ricette che propongono le nuove leve degli industriali per rilanciare il sistema Paese: “Occorre concentrarsi su una priorità: creare tanta e buona occupazione attraverso imprese nuove, capaci di produrre ricchezza per il Paese guardando a un Sud che si impegna e non si arrende, che non vuole essere la zavorra dell’Italia, ma la carta vincente per il suo sviluppo. Ma per fare questo occorre creare un ecosistema favorevole, fatto di infrastrutture materiali (autostrade, ma anche collegamenti digitali) e immateriali (legalità, qualità e formazione) e soprattutto tempi e regole certe”.
Ma naturalmente si è parlato anche del problema della disoccupazione, una piaga che nel Sud non ha mai smesso di essere d’attualità, e figurarsi in un periodo di grave crisi come quello che sta attanagliando l’Italia e il mondo. Da Melfi i Giovani si sono detti pronti a mettersi in gioco con scelte coraggiose perché il Paese non può più permettersi di tenere generazioni disoccupate.
Il leader del Comitato interregionale mezzogiorno dei giovani imprenditori, Lorenzo Pagliuca, ha chiesto al ministro Barca “un grande progetto, un investimento straordinario tradotto non tanto in nuovi trasferimenti di risorse pubbliche, ma in un sostanziale cambiamento. Chi investe e rischia nel Mezzogiorno merita di fare impresa senza svantaggi”.
Presente anche una folta delegazione territoriale siciliana, particolarmente attiva sui temi dei giovani, del territorio e dello sviluppo. Il presidente dei giovani di Confindustria di Catania, Antonio Perdichizzi, a margine dell’Assemblea, ha precisato: "Non solo orgoglio, ma buone idee e capacità progettuale. Questo è quello che emerge dall’importante momento di incontro dei Giovani Imprenditori del Mezzogiorno. Qui non si cercano alibi. Non ci lamentiamo, facciamo proposte e, soprattutto, mettiamo in campo azioni concrete, come ImprendiCatania divenuto ImprendiSicilia: lo sportello per la creazione d’Impresa, che molti colleghi presidenti di altre territoriali italiane intendono presto attivare".

Antonio Leo
Twitter: @ToniBandini

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