Voti a tre Atenei siciliani, non arrivano a 80/110 - QdS

Voti a tre Atenei siciliani, non arrivano a 80/110

Giacomo Tabita

Voti a tre Atenei siciliani, non arrivano a 80/110

mercoledì 05 Settembre 2012

Uno studio del Censis evidenzia lo stato di crisi delle università del Sud. UniPa e UniCt tra le “mega università”, UniMe “grande”

PALERMO – Conseguito il diploma di maturità non è semplice intuire il percorso giusto per terminare gli studi universitari in meno tempo possibile, con il miglior profitto e secondo le proprie inclinazioni e i propri interessi. Informarsi bene è giusto tanto quanto fare l’analisi di più di un’alternativa fino ad arrivare alla scelta dell’ateneo. Conoscere le proprie attitudini e osservare il mondo del lavoro è utile quanto il fare una lista delle facoltà ritenute interessanti, valutando di ciascuna alternativa sia i pro che i contro; in questa fase, inoltre, va analizzato anche il percorso formativo (durata, esami ed eventuali tirocini in Italia e all’estero).
La scelta dell’ateneo, tuttavia, rimane la prima variabile da considerare. Gli elementi da vagliare sono il contenuto del corso di laurea e del piano di studi, oltre alle strutture e ai servizi a disposizione. Il Centro studi investimenti sociali (Censis) anche quest’anno fornisce un aiuto, rendendo nota la classifica delle migliori università italiane. I criteri utilizzati dal Censis per stilare la classifica si basano su produttività, didattica, servizi web, ricerca e rapporti con le università straniere. Il punteggio che ne risulta, espresso in voti sulla base di indicatori va da 66 a 110 e la media della valutazione riguarda anche i servizi, le strutture, l’internazionalizzazione, le spese per borse ed altri interventi.
Passando ai numeri, gli atenei sono stati raggruppati in categorie di classificazione ripartite in Università mega (oltre 40 mila iscritti), grandi (20-40 mila iscritti), medie (10-20 mila iscritti) e piccole (fino a 10 mila iscritti); a parte sono poi stati concentrati i Politecnici. La ricerca del Censis ha permesso anche di stilare una classifica delle facoltà analizzando dati di produttività, ricerca e didattica.
In Sicilia, tra i Mega atenei, Palermo risulta in settima posizione (già nona nel 2011 ed ottava nel 2010) dopo Roma La Sapienza e alla nona posizione c’è Catania (già ottava nel 2011 e settima nel 2010), preceduta dall’Ateneo di Milano. Tra i Grandi atenei la posizione n.14 è riservata all’università di Messina (già n.14 nel 2011 ma n.15 nel 2010). Sul podio delle facoltà di eccellenza, invece, non si configura alcun ateneo siciliano, mentre la Kore di Enna tra gli atenei privati è in ultima posizione. La visione d’insieme, comunque, propone un modello di divisione tra Nord e Sud per finanziamenti e rendimento, con il Meridione sempre più in crisi.

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