Organici di polizia in Sicilia ridotti all’osso - QdS

Organici di polizia in Sicilia ridotti all’osso

Michele Giuliano

Organici di polizia in Sicilia ridotti all’osso

giovedì 18 Giugno 2015

Segretario Silp Cgil Vito Alagna: “È un gioco al massacro, proprio ora che si deve tenere alta la guardia”. Manca un controllo del territorio perchè le forze dell’ordine sono impegnate con i migranti

Nel trapanese, nell’agrigentino, nell’ennese. Ovunque in Sicilia arriva un solo grido d’allarme: le forze di polizia sono ridotte all’osso, c’è un serio rischio che la sicurezza non venga adeguatamente garantita.
“Nessun nuovo agente di polizia è stato assegnato alla Sicilia – sottolinea il segretario regionale del Silp Cgil, Vito Alagna – di quelli di nuova nomina che provengono dai corsi di formazione. E’ la terza volta consecutiva che ciò avviene con un bilancio degli ultimi avvicendamenti di solo 4 poliziotti in più in tutta la Sicilia”.
Il leader del Silp parla di “gioco al massacro proprio ora che si deve tenere alta la guardia”.
Alagna sottolinea il ruolo della Polizia di Stato nella lotta alla criminalità organizzata e alla mafia e nell’ambito del fenomeno immigrazione: “A quest’ultimo riguardo –rileva – non si può sottacere che il massiccio impiego di forze dell’ordine, talvolta in esubero per difetti organizzativi, nella gestione della prima accoglienza dei migranti implica l’assenza di operatori nel controllo del territorio.
E’ questo il livello di attenzione che il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dedica alla sua Sicilia, alla lotta alla mafia e alla criminalità organizzata che peraltro ora comincia a guardare con interesse al business legato alla gestione del fenomeno immigrazione”.
Sullo stesso tenore le parole del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti, che si sofferma sulla carenza d’organica che si registra in provincia di Agrigento: “Soffriamo una carenza organica di agenti – viene sottolineato – oramai non più sostenibile e per questo chiediamo che venga assegnato un numero congruo di operatori alla Questura di Agrigento e agli uffici connessi come le specialità della Stradale, della Polfer, della Postale, nonché agli indispensabili presidi di Palma di Montechiaro, Licata, Porto Empedocle, Sciacca e Canicattì”.
In una missiva inviata al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al capo della polizia di Stato Alessandro Pansa si sollecita di valutare anche l’opportunità di un incremento del monte ore complessivo dell’istituto dello straordinario: “Solo così – aggiunge il movimento di polizia – si consente l’immediata e corretta retribuzione al personale”.
In provincia di Trapani la situazione viene dipinta tragicamente dal sindacato di polizia del Pndf: “La sicurezza per le strade è carente – viene denunciato – e capita non di rado che per mancanza di personale saltino interi turni di pattugliamento”.

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