Stefano Sorbino: "La sicurezza è una priorità" - QdS

Stefano Sorbino: “La sicurezza è una priorità”

Margherita Montalto

Stefano Sorbino: “La sicurezza è una priorità”

sabato 09 Settembre 2017

Forum con Stefano Sorbino, Comandante Polizia Municipale di Catania

Da poco più di tre mesi è a capo dei Vigili urbani di Catania. Che situazione ha trovato e come intende migliorare la sicurezza dei cittadini?
“Ho assunto il comando dai primi di giugno e, provenendo dall’incarico di Vicecomandante, la situazione di Catania mi è nota in tutta le sue sfaccettature. Catania è una città complessa, molto grande, piena di energia e richiede un controllo molto serrato. La nostra attenzione è alta e silenziosa, stiamo attuando una strategia di zona intervenendo con un numero nutrito di pattuglie. Gli interventi della Polizia Municipale sono organizzati in maniera settoriale, cambiando ogni giorno il centro d’attenzione, anche se ci sono delle aree che devono essere presidiate costantemente. Quotidianamente svolgiamo servizi congiunti, come nel caso del Piano Trinacria, con la Polizia di Stato, i Carabinieri e la G.d.F. in alcune zone, come per esempio Librino e nei quartieri periferici. Tra l’altro Catania è piena di telecamere che aiutano l’intervento dei nostri motociclisti. La telecamera può servire come controllo, ma occorre il numero sufficiente di pattuglie. Saranno anche istallate numerose telecamere nei punti di abbandono rifiuti per rilevare le immagini e agire di conseguenza e individuare i responsabili”.

Quali sono le soluzioni che intende mettere in atto per far funzionare le cose?

“Il problema dipende dalla motivazione del personale; non posso incidere sui numeri, posso cercare di motivare attraverso un impiego razionale e condivisibile da parte del personale, con la presenza costante del Comandante nel seguire i servizi, gli impieghi del personale, le problematiche che scaturiscono dai servizi e quelle personali degli Agenti e degli Ispettori. Del personale attivo, di 400 unità, 76, a causa dell’età o altri problemi di salute, hanno delle limitazioni all’impiego, laddove limitazioni significa che devono essere impiegati in attività compatibili con la condizione di salute. L’impiego deve essere attento e in relazione a ciò che il personale può dare. Abbiamo perso circa 500 persone dal 2000 a oggi. È inutile pretendere sforzi da chi non può. L’impiego è pensato ad personam per fare in modo che ognuno possa dare il massimo. In ogni caso le 76 unità sono impiegate negli uffici, in Procura, in Tribunale e siamo presenti a pieno titolo. La Polizia Municipale è anche Polizia giudiziaria, quindi impiegata nelle Procure”.

Che ruolo ha la Polizia Municipale rispetto alle Forze dell’ordine?

“A livello nazionale ancora la Polizia Municipale è una polizia a metà. Collaboriamo con le Forze dell’Ordine qualora richiesto. Quindi non possiamo avere le stesse dotazioni delle Forze dell’ordine, perché non è previsto il nostro impiego in situazioni di ordine pubblico, salvo qualora richiesto attraverso accordi di servizio congiunti. Il nostro impiego è spesso rivolto alla viabilità, ma ci troviamo anche coinvolti negli eventi”.

Quanti uomini e mezzi avete a disposizione?

“Il personale a nostra disposizione è esiguo. Il Corpo dispone di 376 Vigili, un numero insufficiente se consideriamo l’estensione della città. Ci supportano 38 operatori di Polizia Municipale i quali non sono agenti di Polizia municipale, ma operatori di Polizia stradale, figura che è stata introdotta non solo a Catania ma anche in altre città, approfittando della normativa del Codice della strada che lo consente, previa formazione con un corso teorico e pratico, indossano un’uniforme e svolgono tutte le funzioni previste dal Codice della strada. Disponiamo di auto e moto: 22 moto nuove, 20 scooter nuove, come dotazioni questa Amministrazione ci ha fornito di tutto. È imminente l’arrivo di altre 25 auto nuove; arriveranno 2 fuoristrada per i casi di eventi straordinari, 2 autocarri utilizzati per caricare merci nelle operazioni annonarie. Ciò ci porterà ad una situazione ottimale”.

Esiste la possibilità che il numero del personale sia integrato da altri nuovi agenti?
“Si sta cercando di assumere tramite concorsi del personale a tempo determinato ed è possibile che arrivino 30 agenti a tempo determinato forse entro l’anno. Il concorso è espletato in maniera veloce e le normative ce lo consentono; sarà un concorso nazionale e parallelamente l’amministrazione sta valutando quanti posti a tempo indeterminato possano essere messi a concorso. Tutta la capacità assunzionale di Catania verrà concentrata sulla Polizia municipale, grazie al Sindaco che ci sta supportando”.

Quali sono i provvedimenti contro l’abusivismo edilizio?

“Il controllo dell’abusivismo edilizio è una delle materie di nostra diretta competenza. In una città come Catania l’attività della Procura è molto attenta, gli esposti sono numerosissimi, molte volte derivati da litigi tra vicini e non sempre il cittadino è virtuoso. I nostri uffici sono in contatto con la Procura e devono evadere tutte le richieste nei tempi stabiliti, entro 30 giorni come prevede la legge. All’Oasi del Simeto abbiamo due pattuglie dislocate poiché area impegnativa, tra l’altro zona protetta. Abbiamo eseguito delle demolizioni, cosa abbastanza insolita nelle città italiane, ma la Procura ha dato un impulso e l’Amministrazione comunale ha seguito. La forza maggiore dell’attività di demolizione riguarda il senso che lo Stato è presente. I provvedimenti della Procura sono esecutivi, noi agiamo sul versante amministrativo e su quello penale”.

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