Il progetto "Legalità nelle scuole" per educare al rispetto dell'altro - QdS

Il progetto “Legalità nelle scuole” per educare al rispetto dell’altro

Redazione in collaborazione con Istituto De Felice-Olivetti

Il progetto “Legalità nelle scuole” per educare al rispetto dell’altro

Il “Viaggio della memoria” ha portato i giovani sui luoghi della Shoah

L’educazione al rispetto dell’altro è un compito irrinunciabile della scuola, affinché si radichi nei giovani il rifiuto dell’intolleranza e del razzismo. In questo contesto è da inserire il progetto “Legalità nelle scuole”, che il Miur sta realizzando con il coinvolgimento di diversi istituti di ogni ordine e grado, fra cui il De Felice-Olivetti di Catania.
 
Il progetto ha come fine la corretta informazione circa i diritti umani, attraverso azioni concrete capaci di coinvolgere gli studenti in prima persona, con momenti di incontro sul tema “Uguaglianza e diversità” e con la realizzazione del “Viaggio della memoria”, organizzato in collaborazione con l’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), a cui hanno preso parte circa 160 studenti provenienti da tutta Italia.
 
Il viaggio ha incluso la visita del ghetto ebraico nel distretto di Podgorze a Cracovia e, successivamente, la visita dei campi di Birkenau e Aushwitz. Gli studenti sono stati seguiti dallo storico della Shoah Marcello Pezzetti e dalle sorelle Andra e Tatiana Bucci (le uniche italiane al di sotto di dieci anni sopravvissute alla deportazione) che, accompagnandoli nei luoghi della prigionia, hanno restituito ai ragazzi il tragico vissuto. Era presente anche una delegazione della comunità Sinti e Rom, etnie anch’esse vittime delle persecuzioni naziste.
 
L’esperienza è stata emotivamente dura ma dall’alto valore educativo e formativo; i giovani, oltre a ricevere importanti informazioni sulla portata e il significato delle leggi razziali del 1938 in Italia, hanno “toccato con mano” l’esperienza drammatica della vita nei ghetti e delle deportazioni, visitando i luoghi simbolo dell’olocausto e ascoltando la testimonianza delle sopravvissute allo sterminio nazista.
 
Il “Viaggio della memoria” ha rappresentato un’esperienza concreta che, coinvolgendo anche emotivamente gli studenti, ha consentito loro di crescere come cittadini responsabili e consapevoli, testimoni futuri dell’orrore che la storia ci ha consegnato.

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