Nasce il progetto Lapis, porta aperta per gli emarginati - QdS

Nasce il progetto Lapis, porta aperta per gli emarginati

Liliana Blanco

Nasce il progetto Lapis, porta aperta per gli emarginati

venerdì 01 Ottobre 2010

 Gela, Niscemi, Butera, Mazzarino, Riesi e Licata uniti per uno scopo di solidarietà sociale. Ferracane: “Rilanciare l’occupazione e l’inserimento dei giovani disagiati”

GELA (CL) – Quando il volontariato e gli enti locali si alleano è solidarietà sociale. Su questo principio è nato il Progetto La.P.I.S., una porta aperta per gli emarginati, gli esclusi, gli sconfitti. Un connubio che fa ben sperare per i comuni dell’estremo sud della Sicilia. Qualche giorno fa è stata sottoscritta  la costituzione dell’associazione temporanea di scopo per dare vita al Progetto La.P.I.S. – Lavoro, Parità e Inclusione Sociale finanziato dalla Regione Siciliana. Il progetto si svilupperà  in partenariato con sei comuni (Gela, Niscemi, Butera, Mazzarino, Riesi e Licata) e in compartecipazione con Associazione Cnos Fap Sicilia, Ares, Arci Le Nuvole, Eures, società Cooperativa “Raggio di Sole” e Fondazione Opere Sociali Salesiane di Riesi che hanno firmato l’atto di costituzione al Palazzo municipale di Gela, ente capofila.
L’obiettivo principale del progetto è quello di attenuare i fenomeni di esclusione sociale con un intervento diretto finalizzato a contrastare il disagio sociale giovanile e garantire la parità di genere. Il progetto vuole limitare i danni derivanti dal dilagare del fenomeno dell’esclusione sociale che è il risultato di numerosi fattori, quali la mancanza di un lavoro, la carenza di competenze le condizioni di emarginazione sociale o di disgregazione del nucleo familiare. I comuni che hanno sottoscritto la partecipazione all’associazione temporanea di scopo devono spesso fronteggiare l’esigenza  di rispondere alle richieste provenienti da una fascia della popolazione per non rimanere fuori dal contesto sociale  che rappresenta la quotidianità dei comuni.
Il comune di Gela è capofila di questo ambizioso progetto: al momento della stipula dell’atto costitutivo erano presenti il sindaco di Niscemi di Giovanni Di Martino , il sindaco di Mazzarino Vincenzo D’Asaro , il sindaco di Riesi Salvo Buttigè, il sindaco di Butera Luigi Casisi  e quello di Licata di Angelo Graci. Hanno partecipato partenariato il Cnos Fap di Sicilia, rappresentato dal presidente don Aldo Balistreri, l’Arci ed l’associazione Raggio di Sole.
Questi organismi hanno voluto assicurare il loro contributo per partecipare  al raggiungimento degli obietti che l’assessorato regionale richiede per tagliare un traguardo importate : abbattere le barriere sociali e rispondere alle richieste della classe più povere. “Grazie a questo progetto – ha detto l’assessore alla solidarietà sociale di Gela, Fortunato Ferracane – vogliamo contribuire con la nostra azione per rilanciare l’occupazione e l’inserimento dei giovani disagiati all’interno delle società civile.
 Disponiamo di una quantità operai specializzati, di studenti che vogliono entrare nel mondo del lavoro. Siamo chiamati a dare risposte concrete e trovare delle soluzioni per consentire loro di emergere da una situazione di marginalità in cui spesso sono costretti a vivere. I comuni che stanno partecipando all’ambizioso progetto hanno le carte in regola per raggiungere l’obiettivo prefissato. C’è a disposizione la  somma di un milione e mezzo di euro per portare a termine tutti gli obiettivi che gestiranno nel modo giusto in favore dei cittadini meno fortunati che devono tornare a vivere e lavorare”.

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