Incidenti domestici, prima causa di morte e di invalidità tra i bimbi - QdS

Incidenti domestici, prima causa di morte e di invalidità tra i bimbi

Patrizia Penna

Incidenti domestici, prima causa di morte e di invalidità tra i bimbi

sabato 28 Gennaio 2012

La denuncia della SIPPS Sicilia: “Frutto dell’incuria e di cause di tipo sociale”

PALERMO – I figli, si sa, so piezz e core, però che fatica crescerli! Attenzioni dopo attenzioni, giorno dopo giorno, senza un attimo di respiro.
Il mestiere di genitore non è certo quello che si direbbe “un gioco da ragazzi”, ed in casa, dove i figli si muovono con maggiore libertà e dove l’occhio adulto si fa spesso meno vigile poiché si tende ad allentare un po’ la tensione, anche al papà più attento o alla mamma più pignola ed apprensiva può capitare un momento di distrazione che a volte può costare caro.
Spesso i figli assorbono così tante energie che la stanchezza nel genitore, così come il calo di attenzione appaiono inevitabili, praticamente fisiologici. Dalla distrazione all’incuria, però, il salto è fin troppo grande e a volte può diventare addirittura fatale.
Le mura domestiche sono già piene di insidie per gli adulti, a volte ci imbattiamo in rocambolesche cadute o in accidentali “bruciature” che ci ricordano quanto sia importante avere sempre gli occhi ben aperti, persino in casa nostra. Quando poi c’è di mezzo un bimbo piccolo, le mura domestiche diventano ancora più insidiose.
“Gli incidenti domestici rappresentano la prima causa di morte e di invalidità tra i bambini e gli adolescenti”. Lo denuncia la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale sottolineando che “la notizia del bambino di un anno e mezzo morto a Como a causa di una ferita alla gola provocata da una scheggia di vetro, è solo l’ultimo tragico avvenimento che vede coinvolto un bambino nell’ambito delle mura domestiche”. “è compito primario dei Pediatri – dichiara Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – educare alla prevenzione e alla gestione degli incidenti. Questi infortuni sono quasi sempre una forma di ‘incuria’, anche se inconsapevole che, come tale, potrebbero essere evitati. Sulla base dei dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, sono circa 3,3 milioni gli incidenti domestici che, ogni anno, mettono in pericolo la salute delle persone e i bambini al di sotto dei 5 anni sono la categoria maggiormente a rischio, insieme a donne ed anziani. Una vera e propria “epidemia silenziosa” che minaccia i più piccoli e che spesso viene sottovalutata dagli adulti.
“A favorire gli incidenti domestici – sottolinea Angelo Milazzo, pediatra e componente della Segreteria regionale SIPPS-Sicilia – sono cause di natura prevalentemente “sociale” quali uno status socio-economico-culturale svantaggiato, problemi psichici e comportamentali e un elevato livello di stress all’interno del nucleo familiare”. Tra gli accorgimenti più comuni per evitare gli incidenti domestici, i pediatri, suggeriscono di “controllare che le sponde della culla o del lettino siano di altezza sufficientemente elevata per evitare che il bambino possa sporgersi e che la distanza tra le sbarre sia inferiore ad 8 centimetri; evitare che i bambini, quando dormono, indossino catenelle, braccialetti, ciondoli; non lasciare mai solo un bambino su fasciatoio o su una superficie elevata; togliere dalla portata dei bambini, soprattutto di quelli di età inferiore ai 4 anni, oggetti con diametro inferiore ai 4 centimetri: se ingeriti, questi possono finire nell’albero respiratorio, provocando soffocamenti; regolare la temperatura dell’acqua, sempre inferiore ai 50 gradi”.

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