Una docente di scuola primaria per tre anni, tra il 2015 e il 2019, si è vista negare la “monetizzazione” dei giorni di ferie non utilizzati
Le ferie non godute dal lavoratore precario vanno sempre pagate. Lo ha ribadito tribunale del Lavoro di Modena nell’esaminare il ricorso, prodotto nel luglio 2020 da una docente di scuola primaria che per tre anni, tra il 2015 e il 2019, si è vista negare la “monetizzazione” dei giorni di ferie non utilizzati: la maestra, assistita dai legali Anief, aveva chiesto una somma “pari alla differenza tra il numero di ferie maturate in ciascun anno scolastico e il numero delle giornate di sospensione delle lezioni definite dal calendario scolastico regionale e dei giorni di ferie effettivamente fruiti”.
Il giudice di Modena ha dato ragione alla ricorrente optando per il pagamento delle giornate di ferie, previa decurtazione dei “soli giorni di sospensione delle attività didattiche secondo il calendario scolastico dell’anno di riferimento e i giorni di ferie effettivamente richiesti e fruiti, così come dedotto in giudizio e quantificato da parte attrice”, spiega Anief.
Marcello Pacifico, presidente Anief, ricorda che “cancellare i giorni di ferie non godute di lavoratore docente o Ata della scuola rappresenta una decisione dell’amministrazione del tutto sbagliata, frutto di una norma altrettanto errata che come sindacato continueremo a contrastare in tutte le sedi. È chiaro che fino a quando non cambierà la legge, sarà indispensabile ricorrere in tribunale. Come già accade con gli scatti di anzianità e altre indennità, quali Rpd e Cia e tante altre “voci” mai pagate: invitiamo gli interessati a verificare la consistenza del danno subito andando ad utilizzare il Calcolatore gratuito online messo a disposizione dall’Anief e se lo ritengono contattando le nostre sedi territoriali”.