Pochissimi arresti, molti casi di abusi e illeciti con danni all'ambiente e alle persone: ecco cosa svela l'indagine Openpolis sulla Sicilia e sul resto d'Italia.
“L’abusivismo edilizio continua a essere un problema in Italia”, anche nel 2023: è questo il titolo di una recente elaborazione di Openpolis – basata su dati Istat – che restituisce, purtroppo, l’immagine di un Paese ancora “prigioniero” dell’illegalità. E la Sicilia, purtroppo, continua a essere protagonista, ottenendo un infelice terzo posto per tasso di abusivismo edilizio a livello nazionale.
Una storia vecchia e risaputa, purtroppo. Nella terra delle ville e dei villaggi costruiti praticamente sul mare e dei capannoni industriali in aree a rischio idraulico, certi abusi sono “intoccabili”. Di recente, il report “Ecomafie” ha svelato i dettagli di un giro d’affari che in tutta Italia frutterebbe circa 1,8 miliardi di euro l’anno. Un “business” incentrato sugli abusi edilizi, che mettono letteralmente in ginocchio alcune Regioni d’Italia come Campania, Calabria e Sicilia. Regioni che rimangono sul podio anche nell’elaborazione di Openpolis.
Openpolis e l’abusivismo edilizio: i dati sulla Sicilia
Nel 2021 sono costruite 15,1 case illegali ogni 100 autorizzate e – secondo Legambiente – sarebbero 9mila i reati accertati di abuso edilizio nello stesso anno. Sono dati provvisori – specifica Openpolis nella sua elaborazione – ma indicativi di un fenomeno non solo pericoloso, ma anche devastante sia per l’ambiente che per la società.
La Regione più colpita è la Campania. Seguono la Calabria e Basilicata (a pari punti) e la Sicilia. Tutti territori che vivono di turismo e delle loro bellezze “deturpate” spesso dalle mani sporche della criminalità organizzata e da chi fa affari con essa.
Nell’elaborazione Openpolis (basata su dati Istat, provvisori, relativi al 2021), emerge che in Sicilia 45,8 abitazioni su 100 sono abusive. Quasi la metà. Un dato vicino a quello della Campania (49) e di Calabria e Basilicata (48), ma tristemente lontano da quello di Regioni come Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, che presenterebbero “appena” 4 case abusive su 100.
L’abusivismo edilizio continua a essere un dramma per l’Italia, sia a livello sociale che ambientale. Lo è dal “boom” economico degli anni Cinquanta e Sessanta e lo è ancora di più da quando le mafie hanno “cambiato rotta” e rivolto la propria attenzione a “business” redditizi come gli appalti, i rifiuti, l’abusivismo.
Un dramma nel dramma? Sembra che ogni mille denunce ci siano solo 4 arresti. Molti dei reati di abusivismo restano impuniti, sotto gli occhi di tutti nell’indifferenza generale (tranne, purtroppo, quando le tragedie scatenano polemiche nel dibattito pubblico).
Secondo l’Istat, nel 2021 i dati sono in calo rispetto al periodo precedente. La situazione, però, resta critica nel Mezzogiorno. E, in più, in territori come la Sicilia e il Lazio più di una persona su 4 ritiene di “vivere in luoghi affetti da evidente degrado“. Per quanto riguarda l’Isola, a incidere maggiormente – oltre all’abusivismo edilizio – sono la pressione dell’attività estrattiva, l’erosione costiera, gli incendi boschivi e – non ultimo – le scarse opere di prevenzione dei rischi legati a eventi climatici estremi.
I danni degli abusi
L’abusivismo edilizio è illegale, ma anche pericoloso. Un danno enorme per l’economia, l’ambiente e – più in generale – la società. In termini ambientali, è chiaro, gli abusi fanno tutt’altro che bene: riducono gli spazi verdi e alle piante, aumentano l’inquinamento e contribuiscono al rapido consumo del suolo.
Le costruzioni selvagge, però, spesso e volentieri nascondono pericoli che mettono a rischio anche la vita delle persone. Spesso a causa dei troppi edifici in luoghi non autorizzati mancano i terreni per assorbire e far defluire l’acqua (e i risultati si vedono in caso di maltempo, con allagamenti e inondazioni pericolose); i terreni deboli sono spesso soggetti al rischio frane, che può provocare anche morti; e, infine, l’abusivismo edilizio peggiora la qualità generale dell’aria con tutte le conseguenze che ciò comporta per la popolazione.
Insomma, gli abusi edilizi sono un problema significativo. Una di quelle questioni “nascoste” che, però, possono incidere notevolmente sulla vita quotidiana di giovani e anziani.
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