Tutti in strada contro l’isolamento infrastrutturale - QdS

Tutti in strada contro l’isolamento infrastrutturale

Irene Milisenda

Tutti in strada contro l’isolamento infrastrutturale

sabato 25 Gennaio 2020

Una situazione che pesa come un macigno sulle opportunità di sviluppo economico del territorio. Oggi la manifestazione che coinvolge Curia, sindaci, sindacati, associazioni e semplici cittadini

AGRIGENTO – Strade colabrodo, deviazioni, semafori e lavori interminabili, viadotti chiusi o a rischio crolli. Per dire basta all’isolamento viario della provincia, oggi 43 sindaci, la Curia, le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, cittadini e associazioni hanno deciso di scendere in piazza per protestare. Un unico slogan: “Attenzione, gente indignata in strada”. L’appuntamento è fissato per le 11, con partenza dalla rotonda Giunone e arrivo alla rotonda San Pietro sulla Strada degli scrittori, la Statale 640 che collega Porto Empedocle con Caltanissetta.

“Lo scopo di questa grande marcia – ha commentato don Mario Sorce, direttore della Pastorale sociale della Curia – è quello di farci vedere e sentire per dire basta a questo isolamento. Vogliamo il rilancio del nostro territorio. Non possiamo più aspettare, dobbiamo riparare al torto che questa terra ha subito per anni e dopo la marcia dobbiamo incontrare il Governo nazionale, regionale, l’Anas, le Ferrovie dello Stato, l’Enac, le Autorità portuali per stabilire concretamente cosa nell’immediato, e con una seria e veritiera programmazione, si può fare o si intenda fare”.

I problemi sono legati in particolare Palermo-Agrigento, Agrigento-Caltanissetta e l’autostrada A19 Palermo-Catania, senza dimenticare la viabilità interna, per esempio la zona dei centri sicani, le difficoltà di viabilità sulla Sp 32 o la frana sulla Ss 188.

“In questi anni – ha detto il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto – abbiamo assistito a inaugurazioni, sopralluoghi, task force, perfino decreti e a uno sblocca cantieri. Tante promesse e rassicurazioni, ma senza nulla di concreto. Viabilità e infrastrutture sono un diritto che reclamiamo da oltre trent’anni. Tutti insieme, uniti: sindaci, sindacati, chiesa, cittadini. Si levi un grido: basta”.

Nei giorni scorsi la IV Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Assemblea regionale siciliana ha ascoltato in audizione il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti, Giancarlo Cancelleri l’assessore regionale per le Infrastrutture e la Mobilità, Marco Falcone, e il responsabile della Struttura territoriale Anas Sicilia, Valerio Mele. “L’isolamento – ha detto Cancelleri – è inaccettabile. Più volte ho detto che le condizioni viarie, non solo dell’agrigentino ma di tutta la Sicilia sono una vergogna assoluta. Dobbiamo continuare a lavorare. In questi abbiamo sbloccato i lavori della Caltanissetta-Agrigento, sulla Palermo-Agrigento abbiamo avuto dei problemi con la ditta che era stata rintracciata e adesso stiamo cercando altre ditte con Cmc e spero che entro il mese di gennaio riusciremo a firmare questi contratti di affidamento in modo da far partire i lavori”.

“Questo territorio – ha concluso – ha bisogno di risposte e i sindaci hanno bisogno dello Stato per poter dare delle risposte concrete alla comunità”.

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