Agrigento si mobilita contro l’isolamento infrastrutturale - QdS

Agrigento si mobilita contro l’isolamento infrastrutturale

Irene Milisenda

Agrigento si mobilita contro l’isolamento infrastrutturale

martedì 14 Gennaio 2020

Situazione critica, a cominciare dallo stato delle arterie stradali. A rischio l’economia del territorio. Il 25 gennaio istituzioni, mondo produttivo e religioso in piazza per far sentire la propria voce

AGRIGENTO – Grosse difficoltà si registrano in provincia per le interruzioni sulle Strade statali 115 e 189 e per i problemi irrisolti sulla Strada statale 640, nonché per la precarietà della viabilità interna.

Dopo il tavolo tecnico che si è svolto presso la Prefettura, che ha visto in prima fila il prefetto Dario Caputo, i rappresentanti del Libero Consorzio, dell’Ufficio pastorale sociale dell’Arcidiocesi di Agrigento e dopo la proposta fatta dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, i sindaci Agrigentini hanno deciso di scendere in piazza il prossimo 25 gennaio alle ore 11, con partenza dalla Rotonda Giunone fino alla Rotonda degli Scrittori e protestare contro l’isolamento viario.

“A nostro giudizio – hanno evidenziato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto – una delle cause principali degli atavici mali che affliggono la nostra provincia, quali disoccupazione, povertà, mancanza di servizi e sviluppo, è rappresentato dall’isolamento infrastrutturale. È difficile immaginare investimenti e sviluppo di un’area che per collegarsi alle aree metropolitane e agli aeroporti più vicini necessita, nelle migliori delle ipotesi, dalle due alle tre ore di percorso. Ancora più complicata la situazione viaria delle strade ex consortili, che conducono ai pochi insediamenti agricoli. Per questo abbiamo deciso di mettere in campo quanto necessario per denunciare questo stato di isolamento infrastrutturale per portarlo alla ribalta delle cronache nazionali, coinvolgendo i cittadini tutti”.

Hanno deciso di aderire alla manifestazione anche Confcommercio, Confesercenti, Ance Agrigento e Cna e in proposito il presidente regionale di Cna, Francesco Di Natale, e il segretario Claudio Spoto hanno affermato: “Oltre alla marcia, il tavolo tecnico, sotto la regia della Prefettura, dovrà occuparsi e monitorare anche le dinamiche che si muovono attorno all’esecuzione dei lavori e alla prestazione dei servizi connessi. Il tessuto produttivo non può non scendere in campo perché qui c’è seriamente a rischio l’economia di un’intera provincia”.

Non è la prima volta che si manifesta per l’isolamento viario. Basti ricordare la marcia dello scorso febbraio 2019 quando i sindaci del nisseno e quelli agrigentini, insieme ai sindacati e con la presenza anche dell’Amministrazione comunale di Palermo, sono scesi in piazza dopo che la Cmc aveva sospeso i lavori del raddoppio della Statale 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento.

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