Aumentare la riscossione a tutela dei cittadini che pagano i tributi - QdS

Aumentare la riscossione a tutela dei cittadini che pagano i tributi

Luigi Solarino

Aumentare la riscossione a tutela dei cittadini che pagano i tributi

sabato 10 Agosto 2019

L’amministrazione comunale aretusea fa il punto sulla fiscalità per i primi sei mesi dell’anno in corso. Dal 2004 al 2014 non sono stati incassati tributi per oltre 400 mln. Danno evidente per la città

SIRACUSA – Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e il dirigente del settore Fiscalità, Rosario Pisana, nel corso di una conferenza stampa, hanno fatto il punto sulla fiscalità per i primi sei mesi dell’anno in corso. Il Comune si è posto come obiettivo quello di “Aumentare la riscossione a tutela di quanti pagano i tributi”.

Gli strumenti per raggiungere tale obiettivo sono: la riorganizzazione dei processi di accertamento, liquidazione e riscossione; la costituzione di una task force interdisciplinare per individuare gli evasori; la riapertura di uno sportello dedicato ai cittadini, che sarà aperto anche di pomeriggio nei giorni di rientro; l’apertura di sportelli nelle frazioni di Cassibile e Belvedere.

Rosario Pisana ha illustrato i dati in suo possesso: “Per la gestione ordinaria del servizio Imu sono stati emessi, per gli anni 2014, 15, 16 e 17, 14.192 avvisi di liquidazione Imu e Tasi; di questi 3545 sono in corso di notifica, i rimanenti pronti per l’elaborazione e la consegna entro i prossimi 7 giorni lavorativi. Rispetto al 2018, a luglio di quest’anno, si registra un incremento dell’azione di verifica ed accertamento pari al 61%”.

Di rilievo l’attività legata al contenzioso, che ha portato alla rideterminazione o all’annullamento dei provvedimenti; è stata conclusa l’attività di verifica della situazione dei coniugi non legalmente separati; sono stati rideterminati gli avvisi oggetto di mediazione tributaria; quasi 100mila euro di fiscalità la somma chiesta ai curatori fallimentari che hanno venduto immobili, mentre si è provveduto all’insinuazione al passivo dei crediti tributari per i fallimenti 2019. Per quanto riguarda la Tari, cresce la percentuale di pagamenti volontari da parte dei cittadini siracusani: si stima che rispetto al più recente passato la percentuale finale di incasso possa passare dal 63 al 68%. A fronte di un bollettario di 19milioni e 700mila euro l’incasso a luglio è stato di oltre 8 milioni di euro, pari al 41%. Frattanto si è incrementato del 30% il numero degli accertamenti per evasione della tassa e sono stati emessi 7.185 provvedimenti.

I solleciti di pagamento, per il solo anno 2014, e l’emissione di accertamenti post sollecito potrebbero permettere un recupero di circa 9 milioni. Dall’imposta sulla pubblicità tra avvisi per omesso pagamento, ingiunzioni per sanzioni amministrative e ruoli coattivi potrebbero arrivare circa 200mila euro; per la Cosap emessi avvisi di accertamento per occupazione abusiva per il 2018 per oltre 31mila euro, mentre sono stati emessi inviti al pagamento per il 2019 e avvisi di liquidazione per il 2017 pari a quasi 1milione e 300mila euro.

Ultimo dato la tassa di soggiorno: sono stati emessi 178 avvisi di accertamento per omesso o parziale versamento per un totale di 644mila euro; sono stati predisposti oltre 2000 avvisi di omessa dichiarazione per gli anni 2014/2018, ed avviata un’attività di interazione con la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza.

Il sindaco Italia, al termine, ha dichiarato: “Un trend positivo che finalmente indica un’inversione di tendenza assai significativo in materia di riscossione dei tributi. Abbiamo appurato come, dal 2004 al 2014, non siano stati incassati tributi per oltre 400 milioni: il danno per la città è fin troppo evidente. Attendibilità delle entrate e congruità delle spese sono elementi centrali in funzione del risanamento dei conti, e quindi di un’azione di governo della città più incisiva e coadiuvata da maggiori risorse”.

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