Automazione ponte San Bartolomeo, caccia ai fondi - QdS

Automazione ponte San Bartolomeo, caccia ai fondi

Vincenza Grimaudo

Automazione ponte San Bartolomeo, caccia ai fondi

martedì 24 Ottobre 2023

Al momento i cancelli possono essere chiusi solo manualmente in caso di maltempo. I Comuni di Alcamo e Castellammare hanno messo a punto il progetto ma tutto resta al palo

TRAPANI – I Comuni di Castellammare del Golfo ed Alcamo ancora a caccia di fondi per l’automatizzazione della chiusura e apertura del ponte provvisorio sul fiume San Bartolomeo, costruito a seguito del crollo avvenuto nel dicembre del 2021.

La questione è stata portata alla ribalta in questi giorni, nel corso di un tavolo tecnico in prefettura a Trapani, mirato proprio a stabilire quali misure di sicurezza adottare per l’attraversamento del bypass anche nei mesi in cui le condizioni atmosferiche non sono favorevoli. I Comuni di Castellammare del Golfo ed Alcamo hanno illustrato la situazione, sostenendo di avere tutto pronto sul piano documentale per procedere all’automazione, ma mancano i fondi.

Mancano i fondi per l’automazione del ponte

I lavori di cui al sistema di controllo e monitoraggio – è stato evidenziato durante l’incontro – ad oggi non hanno trovato copertura ai fini dell’appalto e quindi della realizzazione. Pertanto, si dovrà proseguire come si è già fatto lo scorso anno, e quindi procedere alle chiusure manuali dei cancelli. I rispettivi sindaci delle due cittadine limitrofe hanno quindi stabilito, con apposite ordinanze, che sino al prossimo 31 ottobre i cancelli resteranno chiusi in determinate condizioni meteo climatiche.

Cancelli chiusi in caso di allerta meteo

In particolare, è stato stabilito che in caso di allerta della protezione civile di livello giallo o rosso, si procederà alla chiusura in tempi brevi dei cancelli, mentre con bollettino verde si andrà a valutare di volta in volta.
In tal modo si metterà in atto quanto concordato durante il tavolo tecnico che si è tenuto in prefettura a Trapani. Primo obiettivo, infatti, è la protezione della popolazione e la tutela dell’incolumità delle persone che si trovino a circolare sull’attraversamento provvisorio del fiume San Bartolomeo.

Il progetto, che purtroppo al momento non gode dei fondi necessari, prevede un sistema automatizzato di sensori in alveo, segnaletica di preavviso di chiusura in prossimità delle intersezioni con la viabilità alternativa, come stabilito dai Comuni di Castellammare del Golfo e Alcamo, e barriere di chiusura a comando automatizzato.

Il ponte sul fiume San Bartolomeo crollato a dicembre 2021

Il ponte sul fiume San Bartolomeo, lungo la statale 187, è crollato l’11 dicembre 2021, a causa del maltempo. Ci sono voluti diversi mesi per riattivare la circolazione automobilistica: si aspettò fino al 5 luglio 2022 per assistere all’apertura dell’attraversamento provvisorio, costruito con uno stanziamento della Regione siciliana da 1,2 milioni di euro, che si sono sommati al finanziamento di 800 mila euro da parte dell’Anas. Già a settembre 2022, per diversi mesi, era stato necessario chiudere il passaggio dalle ore 19 alle 7 del mattino, sia dal lato di Castellammare del golfo che da quello di Alcamo, a causa delle condizioni meteo avverse.

Si cerca la copertura finanziaria per il nuovo ponte

Si parla ormai da tempo anche del ponte che sostituirà definitivamente quello crollato: si tratta di un “un ponte ad arco a V inferiore in acciaio che consente sicurezza idraulica” per il quale l’Anas ha già acquisito il nulla osta della Sovraintendenza. Anche in questo caso, il punto sta nell’acquisire la copertura finanziaria per la progettazione e la realizzazione dell’opera.

Si stima una spesa di circa 6 milioni di euro, e un lungo percorso burocratico da affrontare prima di giungere alla effettiva costruzione dell’opera, di grande importanza per la viabilità, in quanto il ponte ha rappresentato negli anni una delle principali strade di passaggio e collegamento tra Alcamo e Castellammare del Golfo.

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