Bancarotta fraudolenta Pala Acer, sequestro da 600mila euro - QdS

Pala Acer, la bancarotta fraudolenta e gli “interessi personali”: sequestro da 600mila euro

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Pala Acer, la bancarotta fraudolenta e gli “interessi personali”: sequestro da 600mila euro

Redazione  |
mercoledì 17 Maggio 2023

Sette indagati e un maxi-sequestro dopo le indagini sulla gestione della struttura Pala Acer di Priolo Gargallo.

I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per circa 600mila euro, nei confronti di 7 soggetti, indagati per il reato di bancarotta fraudolenta in relazione alla gestione del Pala Acer di Priolo Gargallo.

A disporre il provvedimento è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa.

Bancarotta fraudolenta del Pala Acer, le indagini

Le investigazioni, dirette dalla Procura della Repubblica di Siracusa e condotte dalle Fiamme Gialle di Augusta, hanno fatto luce su diversi atti distrattivi che hanno portato al fallimento della società Basket La Cittadella SRL, che gestiva l’impianto sportivo, costruito a Priolo Gargallo negli anni ’80 e palcoscenico dei successi della società di basket femminile Trogylos, vincitrice di due campionati di serie A1 e di una competizione Eurolega.

Le indagini hanno permesso di accertare come uno dei soci, amministratore di fatto della società fallita, la gestisse con finalità esclusivamente personali. È stato ricostruito, ad esempio, che la società non ha incassato dall’Associazione Sportiva Trogylos i canoni di locazione del Pala Acer per oltre 400.000 euro; oppure, non venivano riscosse le somme dovute per l’affitto della foresteria dell’impianto, dato in gestione a un’altra associazione.

In entrambi i casi, gli inquirenti hanno accertato che i soggetti giuridici coinvolti erano sempre amministrati, di fatto, dal menzionato socio, con il benestare dei rappresentanti legali succedutisi nel tempo.

I conti correnti e gli assegni “anomali”

Gli approfondimenti sui conti correnti societari hanno evidenziato, inoltre, numerosi prelievi in contanti o con assegni circolari ingiustificati per oltre 100.000 euro, che hanno ulteriormente aggravato la situazione già deficitaria del Pala Acer.

L’attività svolta testimonia la centralità della Guardia di Finanza nel supporto all’autorità giudiziaria nelle indagini in materia di reati fallimentari: contrastare questo tipo di illeciti, infatti, significa restituire quanto dovuto a tutti i creditori delle società fatte fallire illegalmente e tutelare le imprese e i cittadini onesti.

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