L'obiettivo è quello di incentivare l’assunzione regolare di personale qualificato nell’ambito dell’assistenza
Anche in vista del prossimo anno il Bonus Badante si conferma un’importante misura di sostegno per le famiglie che si prendono cura degli anziani che hanno più di 80 anni. Questo specifico tipo di sostegno è dedicato a coloro che assumono colf o badanti con contratti a tempo indeterminato ed è in grado di offrire significativi vantaggi in merito agli sgravi fiscali, rappresentando un’opportunità per alleggerire i costi dell’assistenza domestica. Riassumendo possiamo dire che bonus badante è un’agevolazione fiscale che permette di azzerare i contributi previdenziali e assicurativi relativi ai lavoratori domestici assunti per assistere anziani. La misura consente un esonero fino a un massimo di 3000 euro l’anno per una durata complessiva di due anni. L’obiettivo è dunque quello di incentivare l’assunzione regolare di personale qualificato nell’ambito dell’assistenza.
Requisiti e limitazioni per accedere allo sgravio contributivo
- Età anagrafica: il richiedente deve avere almeno 80 anni compiuti;
- Limite di reddito: il valore ISEE del nucleo familiare non deve superare i 6.000 euro;
- Indennità di accompagnamento: l’anziano deve percepire questa specifica prestazione assistenziale, prevista per chi necessita di un aiuto costante nella vita quotidiana.
Esistono anche diverse limitazioni che escludono la possibilità di accedere al beneficio:
- Rapporti di lavoro pregressi: non è possibile ottenere il bonus se, nei sei mesi precedenti, c’è stato un rapporto lavorativo cessato tra lo stesso lavoratore e il medesimo datore di lavoro (o un membro della sua famiglia);
- Assunzione di parenti: salvo specifiche eccezioni, l’assunzione di parenti o affini è esclusa dal beneficio. Tuttavia, queste limitazioni non si applicano al lavoratore qualora sia impiegato in determinate mansioni, elencate nelle normative di riferimento.
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