Boschetto Plaia, “l’inquietante coincidenza”, bruciato e messo in vendita a soli 26 mila euro - QdS

Boschetto Plaia, “l’inquietante coincidenza”, bruciato e messo in vendita a soli 26 mila euro

Melania Tanteri

Boschetto Plaia, “l’inquietante coincidenza”, bruciato e messo in vendita a soli 26 mila euro

martedì 17 Settembre 2019

L’Amministrazione annuncia battaglia contro l’avviso del Demanio: “Deve restare dei catanesi”

CATANIA – L’annuncio non lascia spazio a dubbi. Oltre l’importo, meno di trentamila euro, è indicata anche la particella: una porzione del boschetto della Plaia, uno dei pochissimi parchi cittadini, di proprietà del Demanio. Si tratta di terreno “non residenziale”, come si legge nell’avviso che scade il prossimo 20 settembre, “di forma irregolare con andamento pianeggiante ricoperto per la maggior parte da alberi di alto fusto di natura boschiva (eucalipto) e vegetazione spontanea. Risultano presenti ruderi ed è stato recentemente interessato da un incendio”.

È in vendita, dunque, una parte del parco cittadino alle spalle del lungo litorale sabbioso di viale Kennedy, bruciato poco più di due mesi fa; una volontà dell’agenzia del Demanio svelata dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Graziano Bonaccorsi e immediatamente rimbalzata su stampa e social, grazie al movimento politico “Catania bene Comune” che ha diffuso un comunicato nel quale parla di “coincidenza inquietante” chiedendo una immediata presa di posizione da parte del governo della città.

“L’area in vendita che si trova a ridosso degli alberghi – si legge – è esattamente quella interessata dal grande incendio dello scorso 10 luglio sul quale non è stata fatta ancora chiarezza e di cui non è ancora nota la matrice. Una coincidenza inquietante. Chiediamo pertanto l’immediato intervento della magistratura per verificare l’eventuale presenza di interessi illeciti”. In effetti, è la stessa agenzia del demanio a puntualizzare, nell’annuncio, che il prezzo “tiene conto delle condizioni del terreno”, “recentemente interessato da un incendio”.

Troppe coincidenze che non convincono il movimento politico che chiede un intervento delle istituzioni cittadine. Intervento che in realtà arriva quasi simultaneamente. È lo stesso primo cittadino, Salvo Pogliese, a prendere una chiara posizione. “Faremo tutto il possibile perché il boschetto della Plaia rimanga ancora ai catanesi – scrive il sindaco sulla propria pagina Facebook. La decisione dell’Agenzia del Demanio di vendere un’ampia porzione del parco cittadino è sbagliata e immotivata, perché non considera gli interessi pubblici di un’area di grande valore ambientale che deve rimanere libera e aperta alla fruizione. Valuteremo sotto il profilo legale le azioni più efficaci per evitare che si consumi la cessione di un bene di cui, in ogni modo, va mantenuta l’appartenenza al patrimonio collettivo”.

Anche il presidente della Commissione consiliare permanente all’Urbanistica, Manfredi Zammataro, prende posizione sulla possibile vendita di parte del boschetto, che definisce “inconcepibile”. “La notizia è una di quelle che merita di essere assolutamente contrastata per scongiurare quello che potrebbe rivelarsi un vero e proprio esproprio di un bene pubblico che oltre ad essere uno dei polmoni verdi della nostra città, rappresenta un patrimonio storico e ambientale che deve essere lasciato nella piena disponibilità e fruibilità della nostra Comunità”, afferma l’esponente di Diventerà Bellissima.

“Ciò che inoltre inquieta parecchio in questa storia – prosegue – è la tempistica di vendita (l’avviso di vendita è infatti apparso pochi giorni dopo al terribile incendio che ha devastato parte del Boschetto) e il prezzo irrisorio assegnato di soli 26.000 euro! Per quanto mi riguarda come presidente della Commissione Urbanistica – assicura – chiederò all’amministrazione comunale e al sindaco di fare piena luce su questa vicenda e per tale ragione, solleciterò direttamente l’Avvocatura Generale del Comune di Catania ad attivarsi con tutti i mezzi previsti dalla legge per evitare che si verifichi questo scippo in danno della nostra Comunità”.

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