Integrazione e solidarietà al primo posto per fare i conti con i fenomeni migratori - QdS

Integrazione e solidarietà al primo posto per fare i conti con i fenomeni migratori

Nicola Digiugno

Integrazione e solidarietà al primo posto per fare i conti con i fenomeni migratori

martedì 10 Settembre 2019

Al vaglio diverse proposte d’intervento per il miglioramento delle strutture di Pian del Lago. Nei giorni scorsi in Prefettura un vertice sulle tematiche connesse a questo delicato tema

CALTANISSETTA – Il capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, prefetto Michele Di Bari, ha partecipato nei giorni scorsi a una riunione in Prefettura per un approfondimento sulle tematiche connesse al fenomeno migratorio nel nisseno. All’incontro hanno partecipato anche il prefetto Cosima Di Stani, il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, i rappresentanti delle Forze dell’ordine.

Come è noto e come evidenziato in una nota, “nel territorio comunale del capoluogo è presente il Centro governativo polifunzionale sito in Contrada Pian del lago, al cui interno insistono un centro di prima accoglienza, Cpa, ex Cara, la cui capienza è di 456 posti, ove alla data del 26 agosto 2019 sono presenti 392 cittadini extracomunitari richiedenti la protezione internazionale; il Centro di permanenza e rimpatrio, Cpr, la cui capienza è di 96 unità, sebbene attualmente ha una capacità ricettiva ridotta a 72 unità. Quanto ai centri di accoglienza straordinaria, Cas, nel corso del 2018 sono stati chiusi i 7 centri già attivi sul territorio provinciale”. Si è sottolineato come il fenomeno dell’immigrazione, nella provincia nissena, “avvenga in un clima disteso e di solidarietà diffusa”. Sono sette le strutture della rete Siproimi, operanti in altrettanti comuni. Presenti anche “sette comunità per minori stranieri non accompagnati, in cinque comuni”.

Durante l’incontro sono stati approfonditi “sia gli aspetti connessi ai lavori di ampliamento che di ristrutturazione del Cpr, Centro di permanenza e rimpatrio, sia la situazione del Cpa-Cara, Centro di accoglienza per i richiedenti asilo, con particolare riguardo allo stato delle procedure ad evidenza pubblica per l’individuazione dei gestori delle citate strutture”. Per quel che concerne il Cpr, “il provveditore delle opere pubbliche ha illustrato il piano dei lavori che dovranno essere eseguiti per l’ampliamento complessivo della struttura”.

Il capo dipartimento ha illustrato diverse proposte d’intervento: la ristrutturazione del centro dovrà essere rapidamente definita in un incontro tecnico; il finanziamento di ulteriori interventi attraverso l’integrazione dei capitoli di spesa relativi ai lavori dei centri; un maggiore accesso alle risorse del fondo Fami, attraverso la selezione di proposte progettuali finalizzate a favorire l’autonomia dei titolari di protezione internazionale in uscita dal circuito di accoglienza.

“Preciso impegno”, inoltre, “sarà volto al miglioramento delle condizioni di vita all’interno del Cpr”, come indicato nel corso della riunione del 17 luglio tenutasi al ministero, alla presenza del Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

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