Il giovane è stato denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli” e “porto di armi od oggetti atti ad offendere” e “ricettazione”.
Nell’ambito dell’operazione “Natale sereno”, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania sono stati impegnati in un servizio di contrasto all’illegalità diffusa, in particolare, dei reati predatori. In tale contesto, alle 3 di notte, su segnalazione pervenuta tramite il 112 Numero Unico d’Emergenza, una pattuglia ha raggiunto la via Mascagni. Quì, a destare sospetti è stato un giovane che armeggiava su un motoveicolo parcheggiato sul marciapiede.
L’inseguimento
I Carabinieri, arrivati sul posto, hanno immediatamente iniziato a setacciare l’area. Proprio accanto ad una Moto Guzzi, c’era una Fiat Panda di colore scuro con a bordo un uomo vestito di nero con cappuccio della felpa alzato. Il soggetto, in tutta fretta, ha iniziato ad allontanarsi non appena la gazzella è “comparsa” e si è avvicinata “troppo”. Accortosi dallo specchietto retrovisore della vettura di servizio che era seguito, ha aumentato la velocità per sfuggire al controllo dei militari. Giunti in viale Africa, la pattuglia è infine riuscita a tagliargli la strada costringendo il malvivente ad arrestare la marcia.
Recidivo
Si tratta di un 20enne catanese, già noto alle Forze dell’Ordine per pregressi gravi giudiziari. Perquisito, all’interno del veicolo, dietro il sedile del conducente è stata recuperata una mazza da baseball in legno della lunghezza di circa 80 cm. Mentre, nel vano portaoggetti del cruscotto lato guida, è stato trovato un tirapugni in ferro. Delle vere e proprie armi estremamente pericolose e potenzialmente letali, a portata di mano per essere subito utilizzate.
Oggetti pericolosi
Ancora, i Carabinieri hanno scovato, nella tasca laterale dello sportello, un manufatto in ferro congegnato appositamente per forzare serrature e cilindri. Presente anche una pinza con manico, un cacciavite e un palanchino in ferro della lunghezza di circa 40 cm. Avendo ritrovato dei veri e propri attrezzi da scasso, una seconda pattuglia è stata nuovamente inviata in via Mascagni per controllare lo stato della moto. Effettivamente questa non aveva ancora subito alcun danno, poiché l’intervento della “gazzella” aveva messo in fuga il soggetto prima che potesse compiere il furto.
Sequestro e denuncia
I militari sono poi passati a controllare più da vicino l’autovettura utilizzata dal malvivente, risultata totalmente alterata. Nel dettaglio, è emerso che le targhe apposte sull’auto non appartenevano a quel veicolo, bensì ad un’altra Fiat Panda radiata nel 2022. Inoltre, il numero di telaio stampato sulla carrozzeria, all’interno del vano portabagagli del veicolo, è risultato contraffatto in modo che non fosse leggibile. L’autovettura, unitamente a quanto trovato al suo interno, è stata sottoposta a sequestro dai militari dell’Arma. Denuncia inevitabile a carico del 20enne causa “possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli”, “porto di armi od oggetti atti ad offendere” e “ricettazione”.