Cemento e degrado sulla Timpa: le associazioni alzano la voce

Cemento e degrado sulla Timpa: le associazioni alzano la voce

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Cemento e degrado sulla Timpa: le associazioni alzano la voce

Melania Tanteri  |
sabato 26 Febbraio 2022

Incontro organizzato dai 5 Stelle per segnalare i rischi speculativi sull'area verde. E le azioni messe in atto per tutelarla. L'allarme di Iannitti: "Città in apparenza senza guida".

Una conferenza stampa per ribadire che una parte della città numerosa e ben rappresentata è contraria a qualsiasi forma speculativa. Un incontro per chiedere all’amministrazione comunale di Catania quali siano le sue intenzioni per proteggere uno dei polmoni verdi intonsi e più importanti della città. Lo ha organizzato, stamani, il MoVimento 5 Stelle etneo, insieme ad altre associazioni tra cui Catania bene Comune, all’ingresso sud della Timpa di Leucatia, l’area naturalistica incastonata tra i comuni di Catania e Sant’Agata li Battiati a rischio speculazione edilizia, come raccontato dalle pagine del Quotidiano di Sicilia.

La collina verde a rischio cemento

Non solo per il per l’edificio in corso di ultimazione da parte della Dusty immobiliare – che si è aggiudicata l’ultimo round giudiziario contro il Comune di Catania che aveva sospeso l’esecuzione dei lavori, provvedimento annullato dal Tar – ma anche per altri progetti che sembra pendano sulla collina. Per la quale i 5 Stelle chiedono tutela. Come conferma al Quotidiano di Sicilia la deputata regionale genuino Ciancio.

Il rischio speculazione

Tenere gli occhi aperti contro le speculazioni è quanto sottolinea Matteo Iannitti, di Catania bene Comune, secondo cui la città sarebbe senza guida solo apparentemente. “In questo momento – ha detto – sembra che la città sia in mano a nessuno, che chi ha bisogno di un’autorizzazione se la prende. Ma noi non dobbiamo farci prendere in giro: non è vero che non c’è nessuno che comanda, ma in realtà sono sempre i soliti potentati economici che stanno gestendo la città”.

Urbanistica sotto osservazione

L’Urbanistica, dunque, è al centro delle contestazioni e delle richieste trasparenza da parte delle associazioni. Che invocano il Piano regolatore “o comunque si chiami adesso”, sottolineano e una programmazione che permetta alla città di crescere ordinatamente. È il consigliere comunale pentastellato, Graziano Bonaccorsi, a porsi la domanda, commentando alcuni articoli di stampa apparsi qualche giorno fa e relativi a una presunta acquisizione di documenti da parte dei carabinieri proprio dagli uffici di via Biondi. “Pare che la Procura – sottolinea – abbia intenzione di approfondire alcune autorizzazioni messe in relazione a due grandi progetti urbanistici della città”.

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