Cimitero di Siracusa, si riqualifica l’impianto idrico-fognario - QdS

Cimitero di Siracusa, si riqualifica l’impianto idrico-fognario

Luigi Solarino

Cimitero di Siracusa, si riqualifica l’impianto idrico-fognario

sabato 12 Marzo 2022

L’Amministrazione comunale ha acceso un mutuo da 400 mila euro per gli interventi ed è già stato avviato l’iter per l’assegnazione dei lavori: "Troppi ritardi in passato"

SIRACUSA – L’Amministrazione comunale di Siracusa, dopo 70 anni, rifarà l’impianto idrico e fognario del cimitero. Per detti interventi è stato acceso un mutuo di 400 mila euro ed è già stato avviato l’iter per l’assegnazione dei lavori. Lo hanno reso noto, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco, Francesco Italia, il direttore della struttura, Fabio Morabito, e il delegato del quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, che è stato incaricato dal sindaco di seguire le vicende che riguardano il camposanto.

Nel corso dell’incontro è anche stato fatto il punto sui rinnovi delle concessioni di loculi avviati poco meno di tre anni fa e che riguardano quelle scadute alla fine del ‘93. A fronte di 11 mila 458 loculi (sono stati esclusi i loculi dell’ala monumentale del cimitero e quelli assegnati prima del 1975) sono state rinnovate 1.462 pratiche incassando 742 mila 546 euro. A questa somma vanno aggiunti poco meno di 400 mila euro recuperati dai due bandi per la riassegnazione delle cappelle dismesse: 3 nel primo e 10 nel secondo. Inoltre sono state avviate le procedure per il rinnovo delle concessioni stipulate nel triennio ‘94-’96 (4 mila 750circa) e per il censimento di altre cappelle dismesse da mettere a bando per la riassegnazione.

Il cimitero – ha detto il sindaco Italia – sta progressivamente tornando a essere un luogo dotato del giusto decoro e rispettoso della dignità dei siracusani che qui vengono a ricordare i loro defunti e a pregare per loro. Un po’ come accaduto con gli asili nido, trovati nel 2018 inagibili e non fruibili e che adesso sono un fiore all’occhiello della città, anche per il cimitero la disattenzione accumulata per troppi anni rende oggi il nostro lavoro più difficile. Le somme a oggi investite e gli interventi effettuati dimostrano una evidente inversione di tendenza”.

“Un intervento così esteso – ha affermato Di Lorenzo – non si compie dagli anni ‘50. Ciò accade perché l’Amministrazione in carica ha deciso di non considerare il cimitero come l’ultimo dei problemi, a differenza di quanto accaduto a partire dal 2000 quando venivano spese poche migliaia di euro l’anno. In questi ultimi tre anni, nonostante i ritardi dovuti alla pandemia, sono stati investiti 90 mila euro per il totale rifacimento dei bagni, della camera mortuaria e della sala autoptica, per la manutenzione straordinaria della cosiddetta Palazzina B e per una serie di altri piccoli interventi”. E in previsione per fare fronte alle numerose richieste, saranno realizzati 550 nuovi ossarietti, con una spesa di 160 mila euro ma con 400 mila euro di entrate previste dalle concessioni, che intendiamo prolungare fino a 50 anni”.

“Va chiarito inoltre – ha concluso Di Lorenzo – rispetto a quanti in passato polemizzarono parlando di sfratto dei defunti, che nessuna estumulazione ad oggi è stata compiuta per il mancato rinnovo della concessione. Ciò perché gli uffici si attengono in maniera scrupolosa a quanto previsto dall’avviso andando alla ricerca, con comunicazione scritta, dei parenti dei defunti per i quali non si è proceduto al rinnovo della concessione. L’eventuale estumulazione è prevista solo per manifesto diniego o dopo la decorrenza dei termini in mancanza di risposta”.

“Le Somme incamerate – ha infine chiarito Morabito – servono per la gestione ordinaria del cimitero ma anche per l’implementazione e la riorganizzazione del servizio di pulizia dei campi, a cominciare da quello dei bambini, avviato con due affidamenti a cooperative di tipo B, cioè che si occupano dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate”.

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