Riciclaggio carta e cartone: vince il Modello Messina - QdS

Riciclaggio carta e cartone: vince il Modello Messina

Lina Bruno

Riciclaggio carta e cartone: vince il Modello Messina

venerdì 15 Luglio 2022

Presentato ieri nella Città dello Stretto il 27° rapporto nazionale di Comieco: l’economia circolare in primo piano. I numeri estremamente positivi hanno trascinato le performance della Sicilia

MESSINA – Comieco ha scelto la città dello Stretto per presentare il suo 27° rapporto sulla raccolta e riciclo di carta e cartone. Un segno di riconoscimento che il Consorzio nazionale ha voluto dare per i traguardi raggiunti negli ultimi tre anni nella differenziazione dei rifiuti, a vantaggio dell’ambiente e dell’economia circolare.

A parlare sono i numeri: Messina produce 115 mila tonnellate annue di rifiuti urbani. Fino al 2015 la differenziata era inferiore al 10%. Carta e cartone erano meno di quattromila tonnellate annue con una resa sotto i 15 chili per abitante. Insieme a tutte le raccolte differenziate, quella di carta e cartone è triplicata. Oggi siamo a dodicimila tonnellate anno pari a cinquanta chili per abitante.

Il Rapporto Comieco dedica uno spazio al modello Messina

“Se tutta la Sicilia raccogliesse con questo valore medio – si legge nel rapporto di Comieco, che dedica uno spazio a parte al Modello Messina – avremmo volumi aggiuntivi di oltre quarantamila tonnellate (+20% rispetto all’attuale)”.

“Gli sviluppi futuri – ha affermato Carlo Montalbetti, direttore generale del Consorzio – portano a un orizzonte non inferiore a 17mila tonnellate annue per la raccolta di carta e cartone. Applicato a livello regionale, questo standard porterebbe l’intera Sicilia bel oltre le trecentomila tonnellate annue rendendola uno dei maggiori giacimenti di carta e cartone d’Italia”.

Messina seconda in Sicilia dopo la provincia di Ragusa

Nella raccolta di carta e cartone la provincia di Messina è seconda in Sicilia dopo Ragusa. “La Sicilia – ha aggiunto Montalbetti – è quella che negli ultimi anni ha contribuito in misura più rilevante alla crescita del Meridione, pur penalizzata dalla crescita ancora ferma a Palermo e Catania, con dati che la collocano al vertice dei territori con maggiore potenziale”.

A livello nazionale i volumi complessivi di raccolta comunale superano i 3,6 milioni di tonnellate e per la prima volta la media nazionale della raccolta pro-capite supera i 60 chili. L’incremento rispetto al 2020 è del 3,2%. La crescita maggiore si registra nelle regioni del centro con un +4,5%, continua la crescita al Sud e le Isole con +4,3% e recupera il passo falso del 2020 con un +2,0% il Nord.

“Grazie all’azione coordinata di cittadini comuni e gestori – ha commentato Alberto Marchi, presidente Comieco – abbiamo raggiunto questi risultati consolidati dal tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici attestatosi al 85% e che ci permette per il secondo anno di superare l’obiettivo fissato dall’Unione europea per il 2030”.

I risultati grazie anche all’organizzazione di Messinaservizi

I risultati raggiunti da Messina si devono ai cittadini certo, è stato sottolineato tra gli altri anche dal vice sindaco Francesco Gallo, ma soprattutto all’organizzazione messa in campo da MessinaServizi, che ha creduto in un sistema ritenuto complesso da attuare.

Giuseppe Lombardo presidente della partecipata ha parlato “di un Metodo Messina elaborato dal capitale umano presente nella società, non valorizzato prima, e che ha portato in poco più di tre anni non soltanto ad aumentare la differenziata ma a togliere risorse alla mafia, che con i rifiuti negli ultimi decenni ha fatto affari”.

“Abbiamo sfatato – ha sottolineato ancora Lombardo – l’idea diffusa tra i cittadini che la differenziata sia inutile perché tanto poi finisce tutto in discarica, con dei filati in cui dimostriamo il percorso dalla raccolta al riciclo. Siamo passati, se vediamo i bilanci, da 700 mila euro di ricavi dai consorzi a tre milioni di euro”.

C’è un’economia con importanti numeri che si muove intorno al riciclo. Attraverso le 983 convenzioni attive, come ha spiegato Montalbetti, nel 2021 Comieco ha corrisposto ai Comuni 218 milioni di euro con un aumento del 44% rispetto al 2020 per la presa in carico e l’avvio a riciclo di oltre 2,5 milioni di tonnellate, pari al 70% della raccolta differenziata comunale in Italia. Una crescita significativa, +67 milioni rispetto al 2020, avvenuta in parte per i maggiori volumi presi in carico ma soprattutto per i nuovi corrispettivi per imballaggi, +24 milioni, e per le frazioni similari, + 43 milioni, introdotti dal primo maggio 2020 con l’entrata in vigore del quinto ciclo dell’accordo Anci-Conai.

Per il futuro Conai vede ancora molti margini di crescita: ancora troppa carta e cartone va a finire in discarica, dunque bisogna migliorare la qualità della materia prima da riciclare e soprattutto bisogna che cresca l’impiantistica, carente soprattutto al Sud.

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