Accademia di Belle Arti Catania, sì al congedo mestruale - QdS

Sì al congedo mestruale all’Accademia di Belle Arti di Catania, è la prima volta in Italia

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Sì al congedo mestruale all’Accademia di Belle Arti di Catania, è la prima volta in Italia

Redazione  |
mercoledì 08 Marzo 2023

Quella del congedo mestruale all'Accademia di Belle Arti di Catania è la prima sperimentazione tra le 145 istituzioni statali del sistema.

Le insegnanti e le dipendenti amministrative dell’Accademia di Belle Arti di Catania potranno usufruire del congedo mestruale durante il ciclo. Lo ha annunciato Gianni Latino, direttore dell’Accademia e promotore dell’iniziativa approvata all’unanimità dal Consiglio accademico e dal Consiglio di amministrazione.

Si tratta del primo provvedimento sperimentato in Italia tra le 145 istituzioni statali del sistema Alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM) del ministero dell’Università e della Ricerca.

Cresce l’attenzione per il ruolo delle donne

“Una decisione – commenta la presidente del CDA, Lina Scalisi – nel solco delle politiche inclusive per dare il nostro contributo al cambiamento della mentalità. Vorremmo che le nuove generazioni siano consapevoli dei diritti collettivi e cresca l’attenzione per il ruolo che le donne hanno, e hanno avuto, nella società”.

“Con l’ampliamento dell’organico – ha sottolineato Latino – la presenza femminile nella nostra Accademia è arrivata al 40% del totale, con un picco dell’80% nel comparto amministrativo. Considerando il vuoto normativo sul tema nel nostro Paese, riteniamo che questa nostra decisione sia un atto concreto nella direzione della parità di genere”.

All’Accademia anche i bagni no gender

Un impegno, nell’ottica dell’inclusività, che, rilevano dall’Accademia, si traduce anche nella recentissima adozione dei bagni no gender, come annuncia la nuova segnaletica con un pittogramma appositamente progettato dalla Scuola di “Design della Comunicazione Visiva”.

Anche qui una scelta scaturita dall’osservazione della realtà del quotidiano con l’obiettivo di tutelare la libertà di chi non si identifica nel genere corrispondente al sesso biologico e decide di scegliere la propria identità di genere. Per questo, l’Accademia di Belle Arti di Catania ha consentito agli studenti, nel rispetto della privacy, di sostituire il proprio nome anagrafico con quello scelto attraverso l’attivazione delle cosiddette carriere alias.

Fonte foto: www.aiptoc.it

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