Consorzi di Bonifica, Marano: “Sì a riforma, no a brutte sorprese”

Consorzi di Bonifica, Marano (M5s): “Sì alla riforma, no a brutte sorprese per i lavoratori”

Consorzi di Bonifica, Marano (M5s): “Sì alla riforma, no a brutte sorprese per i lavoratori”

Redazione  |
lunedì 23 Giugno 2025

Gli emendamenti a firma della deputata regionale mirano a garantire i livelli occupazionali degli enti.

“Dopo decenni di attesa la riforma dei Consorzi di Bonifica potrebbe arrivare in Aula, sempre che questa maggioranza di governo non decida di affossarla come già accaduto più volte. Ma non potrà essere considerata una riforma utile ai siciliani se non rivolgiamo la giusta attenzione ai dipendenti di questi enti. Conosco e seguo le problematiche di questi lavoratori già dalla scorsa legislatura, da quando ero componente della III commissione Ars, ed è per questo che ho presentato diversi emendamenti che vanno in una direzione precisa: quella di una tutela dei livelli occupazionali”: così Jose Marano, parlamentare regionale del Movimento Cinquestelle e vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Ars.

Jose Marano sulla riforma dei Consorzi di Bonifica

“Attraverso gli emendamenti che portano la mia firma – prosegue la deputata – intendo far sì che la riduzione da tredici a quattro strutture non penalizzi i dipendenti e che venga loro garantita una transizione senza soluzione di continuità tra vecchio e nuovo sistema. C’è poi la questione delle graduatorie dei precari: occorre superare la frammentazione provinciale e realizzare una sola graduatoria con criteri uguali per tutti. Infine, la contabilità per i centri di costo: un altro emendamento che porta la mia firma mira a far pagare ai consorziati solo ed esclusivamente i costi necessari all’utilizzo del servizio”.

“Certamente – conclude Marano – si poteva fare di più sotto il profilo delle risorse da destinare agli investimenti in opere strutturali. Tuttavia, solo se fatta con buon senso, la razionalizzazione di questi enti potrà essere una buona notizia per l’agricoltura siciliana che ha un disperato bisogno di una gestione meno frammentaria e più efficiente delle risorse idriche”.

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