Autismo, la provincia iblea eccellenza del campo - QdS

Autismo, la provincia iblea eccellenza del campo

Stefania Zaccaria

Autismo, la provincia iblea eccellenza del campo

venerdì 14 Febbraio 2020

Più di 400 i medici e gli operatori intervenuti all’appuntamento al Kikki Village di Modica. Presente anche l’assessore alla Salute, Ruggero Razza: “Fare di più per la ricerca”

MODICA (RG) – Una vera e propria eccellenza nella diagnosi e nel trattamento precoce dei disturbi dello spettro autistico. Ecco come è stata riconosciuta la provincia di Ragusa durante il convegno internazionale sull’autismo organizzato dall’Asp 7 e dal Csr, con il patrocinio della Regione, del comune di Modica, della Sinpia (Società italiana di neuropsichiatria infantile), della Diocesi di Ragusa e del comitato Pro Diritti H.

Sono stati più di 400 i medici e gli operatori della riabilitazione intervenuti all’importante appuntamento del Kikki Village, a Modica, oltre a tantissimi genitori e docenti. L’evento ha visto anche la presenza dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che del trattamento precoce dell’autismo ha fatto un punto di forza dell’assistenza sanitaria. “Il programma unitario per l’autismo fa della Sicilia una delle Regioni italiane più efficienti – ha detto Razza –. La Sicilia è tra le Regioni che hanno deciso di investire di più negli interventi per la diagnosi e la cura delle persone con autismo, grazie anche a professionisti preparati e di grande qualità come quelli che operano al Csr. Mi auguro che nel futuro immediato riusciremo a fare ancora di più, soprattutto sul fronte della ricerca”.

È stata la responsabile scientifica del convegno nonché direttore sanitario dei centri Csr di Ragusa, Comiso, Modica e Pozzallo e componente del tavolo tecnico regionale sull’autismo Giovanna Di Falco ad aprire i lavori. “Abbiamo sentito l’esigenza di realizzare un incontro scientifico – ha detto – riunendo i principali esperti italiani e internazionali di autismo, per discutere della positiva esperienza che stiamo sperimentando a Ragusa con l’Asp. Disturbi complessi su cui fino a 30 anni fa si aveva pochissima conoscenza, al contrario di oggi: grazie al miglioramento delle diagnosi, infatti, quelli che una volta erano considerati ritardi mentali adesso vengono diagnosticati come autismo”.

Il modello Ragusa è frutto della collaborazione tra l’Asp, nello specifico il Centro autismo di Ragusa, e i centri di riabilitazione privati convenzionati con il settore pubblico, come appunto i centri Csr di Modica, Comiso e Pozzallo e il Centro Neuromotulesi di Vittoria. Il punto di forza è senz’altro la collaborazione tra sistema sanitario pubblico ed enti privati: un’esperienza molto positiva, come hanno sottolineato in apertura dei lavori anche il presidente del Csr Sergio Lo Trovato, il direttore generale Francesco Lo Trovato e il presidente nazionale dell’Aias Salvatore Nicitra, oltre al sindaco di Modica Ignazio Abbate.

Dello stesso parere è anche il direttore generale dell’Asp Angelo Aliquò. “Abbiamo fatto grandi passi avanti per dare offerta completa e assistenza diffusa su tutto il territorio, dunque non concentrata alla Città di Ragusa ma – ha sottolineato – in diversi territori della provincia, proprio perché l’autismo è un problema che riguarda le famiglie e non solo i bambini”.

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