Coronavirus, Scuola, si va verso la maturità online - QdS

Coronavirus, Scuola, si va verso la maturità online

redazione web

Coronavirus, Scuola, si va verso la maturità online

martedì 07 Aprile 2020

Un'unica prova orale. Accadrà qualora non si dovesse rientrare in aula entro il 18 maggio. Tutti gli altri studenti saranno promossi, anche in terza media, senza esame. I crediti saranno recuperati. Lo dice il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri

Un’unica prova orale telematica per mezzo milione di maturandi e niente esame di terza media ma solo una valutazione del consiglio di classe che tenga conto anche di un elaborato del candidato.

Gli scrutini, comunque, saranno “a distanza” e per tutti gli studenti degli anni intermedi è prevista la promozione all’anno successivo.

Questo lo scenario che si profila qualora non si tornasse in classe entro il 18 maggio, come previsto dal decreto sulla scuola approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri e che verrà poi applicato grazie a una o più ordinanze emanate dal ministero dell’Istruzione.

Nel caso si rientrasse in classe per metà maggio, la maturità – quest’anno ad esaminare i ragazzi saranno commissioni interne con un presidente esterno – sarebbe composta da una prova nazionale di italiano gestita dal ministero dell’Istruzione e da una seconda prova preparata dalla commissione interna, oltre all’orale. Le competenze acquisite nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento costituiscono parte del colloquio.

I candidati esterni svolgeranno le prove tradizionali alla fine dell’emergenza Covid.

Tutti gli alunni dell’ultimo anno saranno ammessi agli esami; quelli delle classi intermedie saranno promossi, ma gli eventuali debiti andranno recuperati nel prossimo anno scolastico.

“Abbiamo pensato – ha spiegato la ministro Lucia Azzolina durante la conferenza stampa con il premier Conte che ha seguito il Consiglio dei ministri – due possibili opzioni che permetteranno di fare gli esami secondo i reali apprendimenti anche grazie al lavoro sulla didattica a distanza”.

“Abbiamo messo in sicurezza l’anno scolastico – ha sottolineato – e non si può però assolutamente parlare di sei politico: sono categorie vetuste, la valutazione guarda alla crescita e maturazione dello studente, che è messo al centro. Se ci saranno apprendimenti da recuperare, li recupereranno a settembre”.

La scuola potrà riprendere a settembre prima di quanto stabilito oggi dal calendario scolastico, salvo intese in Conferenza Stato-Regioni, anche per consentire il recupero degli apprendimenti.

Restano valide le graduatorie di istituto attualmente vigenti e di questo Azzolina ha chiesto scusa ai precari: “Non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di istituto e questo è dovuto a procedure vetuste: non riusciamo a portare avanti le domande cartacee. Chiedo scusa io a tutti i precari, li aggiorneremo l’anno prossimo con procedura digitalizzata”.

Validi resteranno anche i libri adottati quest’anno lo saranno anche per il prossimo.

Fino a fine anno scolastico, inoltre, sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche. Il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione avrà – in questo periodo di emergenza – 7 giorni per dare i propri pareri mentre la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina potrà bandire i concorsi per la scuola; tuttavia lo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego è sospeso per 60 giorni.

Il decreto prevede che se si protrarrà l’emergenza il ministro dell’Università può prevedere che tirocini e abilitazioni alle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale, possano svolgersi con modalità a distanza. E’ valido il semestre di tirocinio professionale per il praticante che, a causa della sospensione dell’attività giudiziaria nei tribunali, non abbia assistito al numero minimo di udienze previste.

Sempre ieri il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle assunzioni per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da Quota 100: si tratta di 4500 prof.

E se in autunno dovessero esserci ancora pericoli legati al Covid, la ministra Azzolina ha spiegato che si sta lavorando a un piano per una ripresa delle scuole, a settembre, con un maggiore distanziamento in classe.

Soddisfatti gli studenti.

“Ora bisogna garantire a tutti di poter recuperare le insufficienze a settembre”, hanno detto i rappresentanti dell’l’Uds.

Critica l’opposizione: “L’esame di maturità deve essere svolto in modo serio e inequivocabile, la presenza degli studenti nella prova orale è indispensabile. Fratelli d’Italia è contraria anche all’abolizione dell’esame di terza media che potrebbe benissimo essere posticipato a fine agosto”.

Anche la Gilda ha espresso “perplessità sul merito e il metodo”.

“Il prossimo anno scolastico siano sono confermati gli organici attuali. L’anno prossimo ci sarà bisogno di distanziare. Ogni posto in meno produce a cascata lo spostamento di almeno altri due prof”, ha chiesto Pino Turi della Uil Scuola.

Save The Children ha invitato a “raggiungere subito centinaia di migliaia di ragazzi disconnessi a rischio deficit apprendimento e motivazione allo studio”.

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