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Covid, Figliuolo, “Virus arretra”, da domani le nuove misure a scuola

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Covid, Figliuolo, “Virus arretra”, da domani le nuove misure a scuola

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domenica 06 Febbraio 2022

Entrano in vigore, da domani, le nuove misure per la gestione dei casi di positività al covid nelle scuole, norme messe a punto dal governo dopo il CdM del 2 febbraio scorso. Ecco cosa cambia

Contagi e ricoveri in calo ma il virus circola, l’attenzione resti alta, si entra in una fase più favorevole, in cui le risorse sanitarie potranno essere ribilanciate verso la cura delle patologie gravi e la prevenzione. Lo spiega in una intervista il commissario all’emergenza, il generale Francesco Figliuolo.

“Senza l’accelerazione sul booster ci sarebbero state ben altre conseguenze, anche sull’economia. Una quarta dose come le precedenti per ora non è prevista: se necessario in futuro, se non ci saranno emergenze, si farà in farmacia o dal dottore”.

Da domani entrano in vigore le nuove misure per la scuola, ecco quali sono.

Le nuove regole a scuola da lunedì 7 febbraio

Partiamo dalle scuole dell’infanzia, dove fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l’attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti. È previsto l’utilizzo di mascherine Ffp2 da parte dei docenti e degli educatori fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, invece, l’attività educativa e didattica delle scuole dell’infanzia è sospesa per cinque giorni.

Per continuare a leggere le nuove regole anti Covdi a scuola, clicca qui

Le nuove regole a scuola da lunedì 7 febbraio

Passiamo alla scuola primaria (le elementari). Fino a quattro casi di positività nella stessa classe, le attività proseguono per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2 (sia per docenti sia per alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa classe, i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo della mascherina Ffp2 (docenti e alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite app mobile. Per gli altri alunni è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.

Per quanto riguarda la scuola secondaria di I e II grado, con un caso di positività nella stessa classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Con due o più casi di positività nella stessa classe, i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite app mobile. Per gli altri studenti è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.

L’autosorveglianza a scuola

Inoltre, con cinque o più casi di positività nei servizi educativi per l’infanzia, nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e con due casi o più di positività nella scuola secondaria di I e II grado, si applica ai bambini e agli alunni il regime sanitario dell’autosorveglianza, ove ne ricorrano le condizioni (vaccinati e guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, vaccinati con dose di richiamo). Altrimenti, se non ricorrono queste condizioni, si applica il regime sanitario della quarantena precauzionale di cinque giorni, che termina con un tampone negativo. Per i successivi cinque giorni dopo il rientro dalla quarantena, gli studenti dai 6 anni in su indossano la mascherina Ffp2.

I tamponi e l’autocertificazione

Vengono introdotti anche i tamponi “fai da te” – quelli che si comprano in farmacia, al supermercato o online – per infanzia ed elementari. Fino a 4 casi, infatti, si resta tutti in classe, ma se un bambino dovesse mostrare sintomi del virus dovrà sottoporsi a tampone: molecolare, antigenico oppure “autosomministrato”. In caso quest’ultimo fosse negativo, per rientrare in classe basterà l’autocertificazione. Chi va in quarantena, in ogni ordine e grado d’istruzione, per tornare a scuola dovrà fare un tampone antigenico o molecolare e non avrà bisogno del certificato medico.

Cosa dicono gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità

Dall’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità emerge che la mortalità, nei non vaccinati, è 25 volte più alta di chi ha fatto la dose booster e sale di 27 volte la possibilità di entrare in terapia intensiva. Le ospedalizzazione nei reparti ordinari è di 10 volte superiore nei no vax rispetto ai vaccinati con tre dosi. Intanto, passa da dieci a cinque giorni la quarantena per le persone non vaccinate (o che abbiano effettuato solo il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni) che sono entrate in contatto stretto con una persona positiva.

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