Augusta, da 4 mesi il centro storico senza acqua potabile - QdS

Augusta, da 4 mesi il centro storico senza acqua potabile

Luigi Solarino

Augusta, da 4 mesi il centro storico senza acqua potabile

sabato 22 Febbraio 2020

Sono passati 120 giorni da quando il Comune ha disposto il divieto di acqua per usi potabili. I costi per un nuovo pozzo ammontano a 700 mila euro, i lavori sarebbero ultimati in un mese

AUGUSTA – Continuano i disagi dovuti ai problemi idrici per i residenti ed i commercianti del centro storico di Augusta. Infatti sono passati quasi 120 giorni da quando l’Amministrazione comunale, attraverso il proprio canale Telegram, ha reso noto, con l’ordinanza n° 49 del 25 ottobre 2019, il divieto nell’area del centro storico di utilizzo dell’acqua, erogata dal pozzo della villa comunale, per usi potabili consentendone l’uso solo per soli fini igienici.

Successivamente il Comune ha comunicato, sempre tramite Telegram, con l’ordinanza sindacale n.1 del 12/02/2020 che, a seguito del parere dell’Asp, è stata revocata la precedente ordinanza di non potabilità dell’acqua.

Il 15 febbraio e il 19 febbraio, a seguito dell’interruzione di energia elettrica, vi è stata un’interruzione dell’erogazione di acqua. Sono stati effettuati controlli tecnici ed operazioni di lavaggio del pozzo ma gli utenti hanno segnalato la fuoriuscita dai rubinetti di acqua torbida. Tuttavia non è stata disposta alcuna ordinanza di non potabilità dell’acqua.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo di Città, la sindaca, Cettina Di Pietro, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Roberta Suppo, hanno fornito aggiornamenti sulla situazione del pozzo dei giardini pubblici. Di detto pozzo, realizzato nel 1993 in emergenza, non è stato reperito alcun progetto né presso l’ufficio tecnico comunale né presso il Genio Civile. L’assenza del progetto ha comportato non pochi problemi per l’effettuazione dei lavori di manutenzione del pozzo. La video ispezione è stata impossibilitata dall’acqua torbida dovuta alla presenza di argilla. Per effettuare un controllo più accurato si sarebbe dovuto interrompere l’erogazione idrica per un mese per fare decantare le acque con conseguenti ulteriori disagi per gli utenti. Infine è stato deciso di realizzare un nuovo pozzo, sempre nella stessa area, a 40 metri di distanza dal pozzo attuale che diventerà di servizio. Sono state fatte le verifiche propedeutiche da parte dell’Ufficio tecnico comunale in collaborazione con il Genio Civile ed il progetto è in via di ultimazione. Bisogna verificare se vi sono i presupposti per agire in somma urgenza od in via ordinaria.

I costi del nuovo pozzo ammonteranno a circa 700 mila euro ed i lavori saranno ultimati nell’arco di un mese. Il sindaco ha fatto notare che l’interruzione di energia elettrica, verificatasi nella notte tra 18 e 19 febbraio, non è stata dovuta all’Enel. Si sarebbe trattato di un opera di sabotaggio effettuata da ignoti che sono riusciti a manomettere il quadro elettrico del pozzo interrompendo l’afflusso energetico. Di conseguenza l’acqua è mancata per alcune ore tant’è che le tubature erano vuote. Il successivo afflusso di acqua ha portato con sè i detriti presenti nelle tubazioni. Il Comune ha sporto denuncia all’autorità giudiziaria contro ignoti.

La sindaca Di Pietro ha detto che “Questo atto di sabotaggio, fatto in piena campagna elettorale, danneggia oltre che l’attuale Amministrazione comunale anche la cittadinanza”. “Invito i cittadini a segnalare i problemi connessi con l’acqua in via ufficiale e non attraverso Facebook. Fino ad ora – ha concluso la sindaca – è pervenuta una sola segnalazione ufficiale. Allo stata attuale l’acqua è buona”. Oggi si terrà una manifestazione per il problema idrico in piazza Duomo promossa dal presidente di “Noi Bella storia”, Manuel Mangano, a cui è stata invitata la sindaca per fornire spiegazioni.

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