Damiano Caruso, inizia la stagione: "Le mi aspettative" - QdS

Damiano Caruso e le aspettative per il 2023: “Voglio iniziare bene, Giro d’Italia grande obiettivo”

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Damiano Caruso e le aspettative per il 2023: “Voglio iniziare bene, Giro d’Italia grande obiettivo”

Nunzio Currenti  |
martedì 31 Gennaio 2023

Le aspettative di Damiano Caruso per il 2023: "Voglio cominciare bene la stagione. Il Giro d'Italia? Spero di arrivare in grande condizione". L'intervista esclusiva per QdS.it.

Pronto. Ad esaltarsi, ad emozionare e a provare ancora l’ebbrezza della vittoria. Damiano Caruso sarà domani ai nastri di partenza del Giro della Comunità Valenciana, giunto al 74esimo atto. Una nuova stagione, l’ennesima da professionista. Un nuovo percorso da intraprendere che lo proietta all’appuntamento del Giro d’Italia, che due anni orsono lo consacrò in campo internazionale con il secondo posto alle spalle di Bernal e la vittoria sull’Alpe Motta.

Il ciclista ragusano correrà anche in questa stagione con la Bahrain Victorious, squadra che si presenterà al via della prima delle cinque tappe (la corsa spagnola si chiuderà il, 5 febbraio), con Pello Bilbao, Landa, Mohoric, Mader e Poels. “L’occasione – ricorda Caruso – per fare bene come squadra, presente al gran completo con Pello Bilbao, leader, che ha dimostrato di andare forte in questa fase iniziale della stagione con il terzo posto alla Down Under”.

Damiano Caruso, Tirreno Adriatico primo banco di prova

Cosa si aspetta da questo inizio di stagione?

“Spero di iniziare bene come ho fatto anche l’anno scorso. Diciamo che la condizione è già buona perché ho avuto un inverno abbastanza tranquillo, dove ho riposato bene e ho ripreso l’attività senza intoppi. Vado in condizione e con una squadra forte che può fare bene. Per quanto mi riguarda questa gara a tappe mi servirà per mettere chilometri sulle gambe e per trovare il ritmo di gara”.

Tra gli appuntamenti più attesi ci sarà la Tirreno Adriatico dove lei ha sempre fatto bene

“La Tirreno Adriatico sarà un buon banco di prova. Cercherò di riconfermare il settimo posto dello scorso anno (ma negli anni passati ha indossato anche la maglia di leader per diverse tappe n.d.r.) nella classifica generale, ma soprattutto cominciare a tentare di conquistare qualche risultato importante. Le occasioni non mancheranno di certo”.

Damiano Caruso
Damiano Caruso

Damiano Caruso, obiettivo Giro d’Italia

Il 2022 le rimarrà dentro il cuore per la vittoria del Giro di Sicilia.

“Il ricordo è bellissimo, vincere sulle strade di casa la classifica a tappe e due corse non ha avuto prezzo. Sull’Etna mi aspettavano la mia famiglia, amici e tanti sostenitori. Mi piacerebbe ricorrerlo, ma ad oggi non è previsto nel programma della squadra. Se dovesse cambiare qualcosa nelle prossime settimane ovviamente ne sarei felice”.

Il Giro d’Italia è il suo grande obiettivo. Come giudica il percorso quest’anno.

“Sarà una corsa rosa molto impegnativa con tre cronometro. Sarà incerto sino alla fine. Presenta un parterre di corridori molto importanti al via. L’obiettivo è di arrivarci in ottima condizione. Spero di vincere una tappa, questo è il mio obiettivo. Se per strada ci dovessero essere le condizioni di fare classifica ci proveremo. Comincio a essere grande, competere con i giovani è sempre più difficile. Vedremo”.

Il ricordo di Davide Rebellin

Il 2022 è stato macchiato dalla morte di Rebellin, che un mese prima aveva smesso di correre.

“La morte di Davide Rebellin fa rabbia. È scomparso un grande campione. Ma sono tanti ad aver perso la vita sulle strade. La regola del metro e mezzo potrebbe essere un punto di partenza. Quello che ci vuole è, però, un rispetto reciproco da parte di automobilisti e dei ciclisti. Oggi ho anche io ho paura quando vado in bici per allenarmi”.

“Il traffico aumenta sempre, le distrazioni sono sempre maggiori. Cerco di percorrere strade secondarie sia quando mi alleno da solo che in gruppo. Lo consiglio agli amatori. Occorre prestare la massima attenzione sulla strada. In bicicletta non si gioca, bisogna stare concentrati. Siamo la parte debole del sistema. Ci rimettiamo sempre noi”.

Cosa si augura dal 2023?

“Spero che possa esplodere qualche giovane talento che possa colmare il vuoto nel reparto Grandi Giri vista l’assenza di Vincenzo Nibali. Mi auguro che da qui a qualche anno possa venire fuori il suo erede. Nelle classiche invece siamo messi bene. Il futuro è roseo”.

Foto Mazzullo

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