Raccolta differenziata, Catania tocca il fondo - QdS

Raccolta differenziata, Catania tocca il fondo

Raccolta differenziata, Catania tocca il fondo

venerdì 09 Ottobre 2020

L’assessore Cantarella non ci sta: “Calcoli errati”. Il sindaco Scandurra: “Attivati anche i vigili in borghese”

CATANIA – Sono delundenti i dati della raccolta differenziata nell’area metropolitana etnea. La media raggiunta nel primo semestre dell’anno in corso è di appena il 25,35 per cento, quasi 40 punti percentuali sotto l’obiettivo europeo. Certo, ci sono dei distinguo da fare e se Aci Bonaccorsi e Acicastello si fanno notare in positivo, anche quest’anno, per avere superato il 70 per cento, il capoluogo etneo lo fa in negativo posizionandosi in fondo alla classifica con appena l’otto per cento.

“Dati falsati da calcoli errati per non avere considerato tutte le tabelle che ci riguardano”, fa sapere al nostro giornale l’assessore ai rifiuti del Comune di Catania, Fabio Cantarella. Proprio in queste ore si starebbero rifacendo i conti, ma la realtà dei fatti non cambierà molto. I numeri sono comunque bassi. Cantarella dice che “siamo tra il 10 e il 13 per cento” di punti percentuali che non modificano la classifica e che contribuiscono quasi quanto l’otto per cento a fare crollare la media.

La città aspetta ancora il bando settennale rispetto al quale “si stanno facendo alcuni correttivi”, continua l’assessore. L’amministrazione ripone tutte le speranze nell’avvio della raccolta porta a porta in tutta la città.

Al momento ci sono solo alcune “isole” cittadine chiamate a rispettare la differenziata con il conferimento davanti l’uscio di casa, ma la maggior parte dei catanesi butta la spazzatura nei cassonetti in modo indifferenziato. Ne deriva un pendolarismo dei rifiuti “sia dai paesi limitrofi che interno alla città”, aggiunge Cantarella. Un ulteriore contributo in negativo lo danno anche le discariche abusive. “Ne abbiamo censite 150 e vogliamo combatterle anche con l’aiuto delle telecamere sebbene non è semplice. La prossima settimana ne installeremo altre 10”, aggiunge l’assessore.

“Soddisfatto nonostante tutto” si dice invece il sindaco di Acicastello, Carmelo Scandurra. Il riferimento è alle difficoltà legate alla diffusione del coronavirus. In pratica da una parte molto è finito nell’indifferenziato come da direttive ministeriali, dall’altro non si possono più aprire i sacchetti come si faceva prima per individuare meglio i trasgressori. Si è in qualche modo sopperito con “telecamere-trappola per gli itineranti”, dice il sindaco e “per la prima volta abbiamo anche attivato i vigili in borghese oltre le macchine civetta”.

Le percentuali di raccolta e i risparmi per i cittadini potrebbero migliorare anche con l’attivazione del regolamento per il compostaggio domestico. Promesso anni fa, quando è stata attivata la raccolta porta a porta, non è ancora pronto. “Gli uffici ci stanno lavorando”, afferma Scandurra.

Guardando alla classifica complessiva solo tre Comuni superano il 60%, Belpasso (69), Camporotondo Etneo (67) e Biancavilla (65). Sono sei quelli che raccolgono più del 50 per cento e 10 quellli tra il 40 e il 49 per cento. Paternò (39) e Ragalna raccolgono poco sotto il 40 per cento mentre si fermano al 32 Mascalucia e Motta Sant’anastasia. Fanno compagnia al capoluogo etneo, in fondo alla classifica, Pedara con appena il 19 per cento e Tremestieri etneo con solo il 23.

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