Differenziata, Siracusa negli ultimi posti della classifica regionale - QdS

Differenziata, Siracusa negli ultimi posti della classifica regionale

Luigi Solarino

Differenziata, Siracusa negli ultimi posti della classifica regionale

martedì 02 Giugno 2020

Assessore all’Ambiente: “Se rapportiamo il dato a diversi parametri, la città balzerebbe in testa”. Ex assessore Foti: “Invito la Giunta a rivedere al rialzo le percentuali di riduzione del tributo”

SIRACUSA – La Regione Siciliana ha pubblicato sul sito del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti i dati percentuali sulla raccolta differenziata di tutti i Comuni dell’Isola nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2019. Per quanto riguarda la provincia di Siracusa il Comune che ha fatto meglio nel 2019 è stato quello di Solarino che si è piazzato nella classifica regionale al 22° posto (su 390 Comuni) con il 76,6% di raccolta differenziata.

Seguono Buscemi 25° con il 75,9%; Portopalo 33° con il 74,6%; Ferla 37° con il 74,2%; Sortino 46° con il 73,2%; Buccheri 85° con il 69,4%; Avola 165° con il 60,7%; Carlentini 188° con il 58,1%; Palazzolo Acreide 202° con il 56,5%; Francofonte 232° con il 52,1%; Canicattini Bagni 233° con il 51,7%; Lentini 241° con il 51,0%; Rosolini 274° con il 46,2%; Noto 286° con il 44,0%; Cassaro 302° con il 41,5%; Melilli 303° con il 41,5%; Augusta 323° con 38,1%; Priolo 332° con il 36,0%; Floridia 340° con il 33,6%.

Deludente la percentuale di Siracusa che con un esiguo 29,1% si piazza come penultima al 353° posto. Ultima Pachino che è 378° con il 19,8% di raccolta differenziata. L’assessore comunale all’Ambiente di Siracusa, Andrea Buccheri, ha commentato i dati forniti dalla Regione: “I dati sulla raccolta differenziata vanno letti non tanto numericamente ma aggregando tutti i fattori che contribuiscono a determinarli. A cominciare dalla popolazione delle città, dall’estensione territoriale dei Comuni e dalle conseguenti difficoltà logistiche legate all’espletamento del servizio. È chiaro che non si possono mettere a confronto Città metropolitane con Comuni di mille abitanti. Ed infatti, allargando lo spettro del confronto, il dato regionale sulla differenziata per il 2019 risulta penalizzante per le grandi città”.

“Se il dato numerico della differenziata viene rapportato a diversi parametri, ad esempio Comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti o Comuni inferiori a 150mila abitanti, – prosegue Buccheri – Siracusa balzerebbe in testa alla classifica. E la considerazione confuta anche i risultati di città capoluogo come Enna, Agrigento, Ragusa e Trapani: le loro percentuali risultano tra il 50 e 70% ma hanno tutti una popolazione inferiore del 30, 40 e del 50% rispetto a Siracusa. Non bisogna dimenticare il dato relativo ai singoli Cer (Catalogo europeo dei rifiuti) di rifiuti, dove la provincia di Siracusa paga il problema dell’impiantistica più di ogni altra provincia perché sprovvista di impianti adeguati al trattamento dell’organico. La media della raccolta differenziata in città – conclude l’assessore – è passata dal 27,57% dello scorso al 34,68% dei primi quattro mesi del 2020. È questo il dato significativo da cui bisogna partire. Un trend crescente su cui bisogna insistere intensificando la crescita progressiva e costante della differenziata”.

L’ex assessore, Alfredo Foti, invita l’Amministrazione comunale ad aumentare la raccolta differenziata attraverso degli incentivi: “Invito l’Amministrazione Comunale a rivedere al rialzo le percentuali di riduzione del tributo e di estenderle anche alle abitazioni di non residenza. D’altronde i Comuni virtuosi che più differenziano hanno un abbattimento dei costi diretti e benefici economici indiretti senza parlare dei benefici sull’ambiente”.

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