Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega hanno votato contro il nuovo regolamento
Nella giornata di martedì 12 marzo, il Parlamento Ue ha approvato in via definitiva l’accordo raggiunto con il Consiglio Ue sulla direttive relativa alle “case green”. Il provvedimento – che ha trovato voti sfavorevoli da parte di FDI, FI e Lega – stabilisce diverse nuove regole per le prestazioni energetiche nell’edilizia.
Direttiva “case green”: l’obiettivo del Parlamento Ue
Il Parlamento Europeo ha annunciato l’approvazione della direttiva sulle cosiddette “case green“. Ma di cosa si tratta e cosa cambierà? Questo provvedimento, stabilisce delle nuove regole per le prestazioni energetiche nel campo dell’edilizia. Lo scopo? Ridurre in maniera progressiva le emissioni di gas serra e i consumi di energia del settore entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050.
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Direttiva “case green”: le novità sull’edilizia
Nel dettaglio, quali saranno i cambiamenti dopo la direttiva sulle “case green“? Il nuovo regolamento prevede che tutti gli edifici privati (se di nuova costruzione) siano a emissioni zero a partire dal 2030. Gli edifici pubblici, invece, dovranno raggiungere ciò a partire dal 2028. Per quelli residenziali (non nuova costruzione), invece, bisognerà adottare delle misure per garantire la riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030, 22% nel 2035. Inoltre, sarà necessario ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali che hanno le peggiori prestazioni entro il 2030, del 26% entro il 2033. Infine, dovrà anche essere garantita l’installazione di impianti solari nelle strutture pubbliche e non residenziali.
“Case green”, voto contrario da parte dei partiti italiani della maggioranza
Approvato dal Parlamento dell’Unione Europea, la direttiva sulle “case green” ha trovato il voto contrario da parte dei partiti italiani della maggioranza di governo (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega). Nello specifico, il provvedimento è passato con 370 sì, 199 no e 46 astenuti.