A2A investirà 16 miliardi di euro in 10 anni - QdS

A2A investirà 16 miliardi di euro in 10 anni

Giovanna Naccari

A2A investirà 16 miliardi di euro in 10 anni

giovedì 21 Gennaio 2021

L’azienda ha presentato il suo primo piano a lungo termine, previste 6 mila assunzioni. L’ad Mazzoncini: “Il nostro obiettivo? Garantire una sempre maggiore qualità della vita”

MILANO – Economia circolare e transizione energetica sono i due macro-trend industriali su cui si focalizza il piano strategico 2021-2030 del Gruppo A2A presentato ieri a Milano. È il primo business plan con un orizzonte di 10 anni e ha investimenti per 16 miliardi di euro. Al piano contribuiscono tutte le aree di business, energia, ambiente e reti.

“Il nuovo piano segna un punto di svolta per A2A – ha detto l’amministrazione delegato Renato Mazzoncini -. Coniugando coraggio e concretezza perseguiamo obiettivi di sostenibilità sfidanti e target economici di crescita molto importanti per il Gruppo, che si affaccia al mercato europeo”. Ed ha aggiunto: “Per la prima volta A2A ha una strategia di lungo termine, con 16 miliardi di euro di investimenti dedicati allo sviluppo dell’economia circolare e alla transizione energetica. Queste sono le solide basi che ci consentiranno di realizzare infrastrutture strategiche, innovative ed essenziali per la crescita e il rilancio del Paese, di essere ambiziosi e guardare all’Europa”.

La società si riposiziona sul mercato con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. “Il titolo del nostro piano, Life is our Duty – ha continuato Mazzoncini – fa riferimento al riposizionamento strategico e culturale di A2A da multi-utility a Life Company. Duty significa mestiere e dovere. A2A da sempre si occupa di ambiente, acqua ed energia. Lo fa con tecnologie per gestire tutto questo in modo circolare e rigenerativo. A2a Life company è un riposizionamento della azienda, il paradigma è passare dal mezzo al fine con l’obiettivo di garantire una sempre maggiore qualità della vita dei nostri clienti, delle nostre città e del pianeta intero”.

Dei 16 miliardi di investimenti, 6 sono destinati all’economia circolare e 10 alla transizione energetica. Nel settore dell’economia circolare sono previsti nuovi impianti di recupero di materia per un totale di 2,2 milioni di tonnellate da raccolta differenziata trattate al 2030, nuovi impianti per il recupero di energia per 5,4 milioni di tonnellate e l’incremento della raccolta differenziata nei territori serviti al 76%.

Il programma include anche sviluppi nel riciclo della plastica e nel recupero della carta fino a chiudere il ciclo dei rifiuti. A2A punta anche a sviluppare nuova capacità di depurazione (1,9 milioni di abitanti serviti al 2030). Per il teleriscaldamento è previsto un investimento di circa 1 miliardo di euro.

I 10 miliardi di investimenti nella transizione energetica sono diretti a supporto della decarbonizzazione e dell’elettrificazione dei consumi. Una parte rilevante delle risorse è destinata alla realizzazione di nuove cabine elettriche e di 2.000 km di nuove linee. Il Piano prevede “4,1 miliardi di investimenti in sviluppo di nuovi impianti per le energie rinnovabili. Il 60% sarà fotovoltaico e il 40% eolico – ha dichiarato l’Ad del Gruppo”.

A2A ha intrapreso un percorso di espansione su scala nazionale. “Abbiamo un obiettivo di 6 milioni di clienti contro gli attuali 2,9 milioni a fine piano – ha detto l’Ad Mazzoncini”. Tra le iniziative, A2A punta alla mobilità elettrica con l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 l’installazione di oltre 6 mila punti di ricarica per i veicoli elettrici, l’attivazione di 200 mila contratti per servizi di ricarica, la vendita di oltre 50 mila punti di ricarica per l’utilizzo domestico. Sul fronte dell’occupazione il piano prevede l’assunzione di 6mila unità.

“Massima attenzione all’Isola”

Il Gruppo A2A guarda anche agli investimenti nell’Isola. “Per la Sicilia c’è la massima attenzione – ha detto l’Ad Renato Mazzoncini – siamo vicini al Sud e alle regioni che vogliono approfondire i nostri piani e che sono interessati ai nostri investimenti. Noi mettiamo le nostre risorse, agli enti locali chiediamo solo le autorizzazioni”. Ed ha continuato: “Con la Sicilia abbiamo un ottimo approccio e anche se ci sono stati in passato dei dinieghi, continuiamo in questo percorso di proposte di progetti al Sud, così come stiamo facendo al Nord”.

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