Messina, caos ai seggi e dati in ritardo, parla il commissario Santoro - QdS

Messina, caos ai seggi e dati in ritardo, parla il commissario Santoro

Lina Bruno

Messina, caos ai seggi e dati in ritardo, parla il commissario Santoro

venerdì 17 Giugno 2022

Leonardo Santoro, intervistato dal QdS, fornisce la sua versione: “Leggerezza della Corte d’Appello sulle rinunce dei presidenti di seggio”. Il sindaco Basile da lunedì a lavoro a Palazzo Zanca

MESSINA- Il capoluogo peloritano è stato l’ultimo a presentare i dati definitivi e ufficiali per l’elezione di sindaco, consiglio e circoscrizioni. Un primato negativo che la città si sarebbe risparmiato volentieri e invece il seggio unico centrale, presieduto dal giudice Corrado Bonazinga, che si è insediato mercoledì è ancora al lavoro per la verifica delle preferenze da attribuire ai consiglieri. Il lavoro di controllo che ha richiesto anche la convocazione di alcuni presidenti di seggio, scaturito dai dati disallineati emersi nei fascicoli di 73 sezioni e rifiutati dal sistema informatico di Palazzo Zanca, ha provocato ritardi mai registrati prima sull’ufficializzazione delle percentuali da assegnare. Il sindaco Federico Basile espressione di Sicilia Vera, dopo la proclamazione si potrà insediare e mettersi al lavoro ma è probabile che per qualche settimana lo dovrà fare senza un Consiglio comunale dove presentarsi per avviare la sua azione amministrativa. Un civico consesso dove presumibilmente il neo sindaco, incassando il premio di maggioranza, potrà contare su 20 consiglieri su 32.

Presidenti che hanno rinunciato, file davanti ai seggi, ritardi ed errori sui dati, di chi è la responsabilità?

“Una leggerezza di azione – ha dichiarato al QdS Leonardo Santoro commissario straordinario del Comune – da parte della Corte d’appello, che ha accettato senza chiedere adeguati chiarimenti 800 rinunce di presidenti di seggio; penso che il Prefetto prenderà provvedimenti con una relazione che invierà al Ministero. Ho posto rimedio quella sera chiedendo la disponibilità dei vari ordini professionali e quindi siamo arrivati ad insediare tutti i seggi, cosa che non è successa a Palermo. Questo però ha comportato la presenza di presidenti inesperti, alla prima esperienza, al contrario di quelli iscritti alla Corte d’appello. Da qui il verificarsi di errori che adesso il seggio centrale dovrà analizzare e risolvere” I ritardi di Messina sulla comunicazione dei dati a Palermo però non si sono verificati. “Le operazioni di voto sono legate anche al lavoro dell’ufficio elettorale del comune, – dice Santoro – forse a Palermo gli uffici hanno funzionato meglio perché più bravi o forse perché non sono stati depotenziati come invece ho trovato qui, un po’ in tutti i settori e l’avevo denunciato già al mio arrivo. Depotenziati dalla stessa Amministrazione che ha vinto”. E sui cambi di sezione non comunicati “Non si capisce la procedura utilizzata, mi chiedo se era dettato da un obbligo di legge riaccorpare alcune sezioni. La maggior parte degli spostamenti sono stati determinati non tanto dai cambi di residenza, notificati solo per lettera e magari al vecchio domicilio, ma da accorpamento di sezioni d’ufficio. Mi chiedo anche se è stata corretta la semplice notifica per posta ordinaria”.

Da lunedì Basile quindi torna al lavoro a Palazzo Zanca, questa volta da primo cittadino, insieme alla sua squadra di assessori e presidenti delle partecipate con cui, da direttore generale, ha lavorato negli ultimi tre anni e mezzo. Ripartirà dal Piano di riequilibrio e stavolta l’uomo di De Luca non avrà ostacoli in Consiglio dove l’opposizione avrebbe solo 12 consiglieri, 8 al centro destra e 4 al centrosinistra. Secondo quanto si profila spettano 11 seggi alla lista Basile sindaco, 6 a De Luca con Basile e 3 a Prima l’Italia. Per il centrodestra 3 a Ora Sicilia, 3 a Fratelli d’Italia, uno a Forza Italia, un seggio a Maurizio Croce quale candidato sindaco risultato secondo. Se Croce non dovesse accettare, il seggio andrebbe a FI. Per il centrosinistra 2 alla lista De Domenico sindaco e 2 al Pd. Cateno De Luca è pronto a fare il presidente del Civico consesso, almeno fino a novembre quando lascerà per la corsa alla presidenza della Regione. Ma l’ex sindaco con il suo movimento meridionalista guarda oltre, parla di “modello Messina” e già pensa alle Politiche. Sta lavorando con l’europarlamentare Dino Giarrusso ex M5s, ad un nuovo progetto politico che si potrebbe allargare ad altre componenti. Intanto domenica prossima ai festeggiamenti per la vittoria di Basile a Piazza Duomo è prevista la presenza oltre che di Giarrusso anche del leader della Lega Matteo Salvini che, insieme alla lista Prima l’Italia e al voto disgiunto, ha certo contribuito a quel 40%.

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