Troppa gente in giro a Enna “Ora controlli più rigorosi” - QdS

Troppa gente in giro a Enna “Ora controlli più rigorosi”

redazione

Troppa gente in giro a Enna “Ora controlli più rigorosi”

sabato 21 Marzo 2020

Il primo cittadino Dipietro ha scritto ai suoi concittadini invitandoli a non uscire di casa. I prossimi giorni ritenuti decisivi per contenere i contagi da chi è arrivato dal Nord

ENNA – In un momento così delicato per il nostro Paese, in cui i contatti umani si sono, per causa di forza maggiore, ridotti al minimo, i social network sono diventati un luogo sicuro per parlare, scambiarsi opinioni e condividere idee.

A essi si è affidato anche il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, che tramite il proprio profilo Facebook si è rivolto ai suoi concittadini per fare chiarezza sulla crisi legata al Coronavirus. “Non è mia intenzione allarmarvi – ha detto – è però mio dovere informarvi e, se ci riesco, proteggere la comunità che siamo. Gli ultimi dati dimostrano come il Coronavirus non sia poco più di un’influenza, ma una strage. E se anche fosse vero, lo è sino a un certo punto, che le vittime sono persone anziane e con altre patologie, l’idea non può certo consolarci, semmai dovrebbe spronarci a una maggiore responsabilità nei confronti di chi è più fragile e dunque più bisognoso del nostro aiuto”.

Dipietro ha sottolineato come il primo strumento di contenimento del contagio sia quello della limitazione dei contatti umani. “Il Governo – ha detto – ha stabilito delle regole che possono essere osservate in modi molto diversi e diversamente efficaci. C’è ancora troppa gente in giro, lo vedo quotidianamente e le sanzioni che pure applichiamo ai contravventori non bastano senza la consapevolezza collettiva della gravità della situazione. Molti tra noi potrebbero essere positivi e asintomatici e dunque inconsapevolmente vettori di contagio”.

Come evidenziato dal primo cittadino, i prossimi giorni “potrebbero essere decisivi per contenere i contagi importati da chi è tornato negli ultimi giorni dai focolai del virus. Non c’è condotta più efficace che ridurre al minimo indispensabile i contatti, dunque bisogna restare a casa e uscire quando non se ne può fare a meno”.

“Verrà di nuovo – ha aggiunto – il tempo per le corsette salutari, di chi magari non ha mai corso negli ultimi trent’anni ma oggi deve sfogare lo stress di stare in casa. Certo non è divertente modificare le abitudini di vita che abbiamo consolidato: non vedere le persone a cui vogliamo bene, non curare i nostri hobby. Ma questo sacrificio è necessario per poter continuare a fare tutte quelle cose e per poterle fare al più presto”.

“I controlli – ha concluso il sindaco – saranno ancora più rigorosi. È nel nostro interesse e per il nostro bene. State a casa, state a casa, state a casa. Speriamo di poterci riabbracciare presto. Dipenderà solo da noi”.

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