Fondi per le infrastrutture in Sicilia nella Manovra 2025

Infrastrutture in Sicilia, prime vittorie in Manovra: dai pedaggi autostradali alle ferrovie, cosa cambia

Infrastrutture in Sicilia, prime vittorie in Manovra: dai pedaggi autostradali alle ferrovie, cosa cambia

Redazione  |
martedì 17 Dicembre 2024

Fondi per la ferrovia Palermo-Agrigento-Porto Empedocle e stop al pedaggio autostradale sul tratto Messina-Villafranca: importanti vittorie per i viaggiatori siciliani.

C’è qualche vittoria per la Sicilia nella nuova Manovra per l’anno 2025, in particolare sul fronte infrastrutture: nelle scorse ore, infatti, è arrivato il via libera allo stanziamento di nuovi fondi per la linea ferroviaria Palermo-Agrigento-Porto Empedocle e lo stop al pedaggio autostradale sulla tratta Messina-Villafranca.

Due novità accolte con molto favore soprattutto dai pendolari siciliani, che spesso si trovano ad affrontare i disagi di una struttura infrastrutturale carente, e da chi li rappresenta. Prosegue intanto a livello nazionale il dibattito sulle nuove misure da intraprendere: al centro della discussione della Commissione bilancio alla Camera rimangono i fondi nell’ambito della sanità, il contestato aumento di stipendio per i ministri (emendamento ritirato) e gli stanziamenti a tutela dell’industria e delle imprese italiane.

Fondi per le infrastrutture in Sicilia nella Manovra 2025

La prima grande vittoria sul fronte delle infrastrutture per la Sicilia è l’ok alla spesa di 3 milioni in tre anni – dal 2025 al 2027 – per le esigenze infrastrutturali della linea ferroviaria Palermo-Agrigento-Porto Empedocle. Lo stanziamento è previsto in un emendamento alla Manovra 2025 proposto dal Movimento 5 stelle e approvato dalla Commissione Bilancio della Camera.

In una nota, la deputata M5s Ida Carmina ha definito il via libera allo stanziamento dei 3 milioni di euro per l’infrastruttura come “una battaglia fondamentale” e finalmente “vinta”.

“Chi vive nell’Agrigentino è troppo isolato e penalizzato rispetto al resto del Paese e della stessa regione Sicilia, dove le infrastrutture scontano un gap impressionante rispetto al resto d’Italia”, sottolinea la parlamentare pentastellata. La deputata ha anche messo in evidenza come – al gap infrastrutturale relativo alle ferrovie – si aggiunga la pericolosità delle strade, ricordando le vittime della strada degli ultimi giorni. “Potenziare la linea ferroviaria è questione basilare, e questo mio emendamento è un primo grandissimo passo”, conclude Carmina.

La questione dei pedaggi autostradali

La seconda vittoria ottenuta dalla Sicilia nella Manovra per il 2025 sul fronte delle infrastrutture è la sospensione del pedaggio autostradale nella tratta della A18 da Messina a Villafranca Tirrena.

“La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento presentato da Forza Italia, e riformulato dal governo, alla legge di bilancio che stanzia 5 milioni di euro per i mancati introiti del pagamento e che autorizza la Società Stretto di Messina a sottoscrivere un accordo con il Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) per la definizione della sospensione del pedaggio per tutta la durata dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto e delle opere connesse nella parte di autostrada ricadente interamente nel territorio di Messina, costituendone tangenziale di servizio alla città”, commenta Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

Un traguardo storico che la comunità peloritana attendeva da decenni, una misura concreta per il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese, i cittadini, i consumatori della città di Messina.

No agli aumenti

Una terza vittoria – questa volta a livello nazionale – nell’ambito delle infrastrutture è lo stop all’aumento dei pedaggi autostradali. Il Governo, infatti, ha chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento che prevedeva l’aumento dell’1,8% per i pedaggi autostradali nel 2025 e la proroga al 30 giugno 2025 della scadenza per l’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni autostradali.

“Qualsiasi incremento delle tariffe dei pedaggi sarebbe stato ingiustificato e avrebbe rappresentato un danno per milioni di cittadini”, spiega il Codacons, accogliendo la notizia con sollievo.

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