Formazione, Fondo Garanzia, la Regione perde in tribunale - QdS

Formazione, Fondo Garanzia, la Regione perde in tribunale

Michele Giuliano

Formazione, Fondo Garanzia, la Regione perde in tribunale

giovedì 17 Ottobre 2019

Sentenza del tribunale di Messina, sezione lavoro: si deve garantire il sostegno al reddito dei lavoratori. L'ente dovrà pagare adesso le quote integrative del fondo di garanzia della legge regionale. E si parla di ben otto milioni di euro

PALERMO – Per i lavoratori della formazione professionale, bistrattati e abbandonati ormai da anni in un limbo da cui le istituzioni non sembrano riuscire a trovare una via d’uscita sensata e duratura, arriva una sentenza del tribunale a fare giustizia, anche se in piccola parte.

Il tribunale di Messina, sezione lavoro, ha condannato la Regione al pagamento a favore dei lavoratori della formazione professionale, iscritti all’albo, delle spettanze dovute a titolo di quota integrativa del fondo di garanzia della legge regionale.

In particolare la normativa regionale prevedeva che “nei casi di sospensione dell’attività o riduzione dell’orario di lavoro con intervento della cassa integrazione guadagni in deroga, il Fondo di Garanzia erogasse al personale interessato un contributo mensile per il sostegno del reddito destinato ad integrare il trattamento spettante a ciascun lavoratore in base alla vigente normativa nazionale fino all’80% della retribuzione mensile”.

L’amministrazione regionale, che fino ad oggi ha disatteso questa disposizione sostenendo che il pagamento delle somme dovute era subordinato ad una valutazione di disponibilità ed adeguatezza delle relative risorse, sarà adesso costretta a sborsare ingenti somme di denaro, valutate in oltre 8 milioni di euro, in favore dei lavoratori interessati.

Il ricorso presentato dallo studio legale Giuseppa Marabello & associati, che ha riguardato un lavoratore dello ‘Ial Sicilia’, avrà infatti effetti nei confronti di migliaia di lavoratori in crisi della formazione professionale siciliana grazie ad un diritto riconosciuto dalla normativa regionale e nazionale. L’avvocato Giuseppa Marabello, che difende migliaia di lavoratori della formazione professionale, si dice “soddisfatta del risultato ottenuto, in un settore profondamente in crisi nel quale vengono disattese da anni le norme regionali a tutela dei lavoratori”.

Anche i lavoratori hanno voluto dire la propria, anche visto il recente rimpinguamento del fondo di garanzia, attraverso la voce di Maria Grazia Ciriminnisi: “Amara considerazione: quella volta che fanno una cosa giusta è perché non possono farne a meno…. Hanno costretto centinaia di ex operatori della formazione professionale a Palermo e Messina a dover ricorrere ai magistrati, pagando gli avvocati, per ottenere un diritto sacrosanto!”. Le azioni a carico del Fondo di Garanzia sono destinati al personale, dipendente dagli enti gestori delle attività, regolarmente assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o anche parziale, inserito nell’elenco unico regionale ad esaurimento dei lavoratori del settore della formazione professionale in cassa integrazione o in mobilità, compresi quelli impegnati nei servizi di orientamento, dell’obbligo di istruzione e degli sportelli multifunzionali.

L’accesso ai benefici è correlato alla partecipazione dei lavoratori a specifici programmi di politica attiva predisposti dalla Regione Siciliana e finalizzati a sviluppare le competenze e la crescita professionale del personale, tramite percorsi di aggiornamento, riqualificazione, riconversione e ricollocazione professionale in enti dello stesso o di diverso settore, operanti nel territorio regionale. Attraverso il Fondo di Garanzia dovrà essere erogato dall’Inps un contributo mensile destinato ad integrare il trattamento spettante a ciascun lavoratore fino al limite dell’80% della retribuzione mensile. La durata del beneficio non può essere superiore a 60 mesi.

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