Gioiosa Marea diventa rosa con l’ambizione di Giusy La Galia - QdS

Gioiosa Marea diventa rosa con l’ambizione di Giusy La Galia

Valerio Barghini

Gioiosa Marea diventa rosa con l’ambizione di Giusy La Galia

giovedì 04 Novembre 2021

Dopo sessant’anni una donna è tornata alla guida del Municipio con grandi aspettative e progetti chiari, a medio e lungo termine. “Testa basa e lavorare” è il motto della nuova Amministrazione

GIOIOSA MAREA (ME) – Se non è stato proprio un plebiscito, poco ci è mancato. Così dall’11 ottobre scorso Tindara La Galia, detta Giusy, 42 anni, dirigente medico di primo livello presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale di Patti, è sindaco di Gioiosa Marea. Che dopo sessant’anni, a dispetto del sostantivo maschile, torna ad avere un primo cittadino in rosa.

Certo l’impresa non era facilissima: a San Cipirello, per esempio, la candidata sostenuta dall’unica lista non ce l’ha fatta. A Gioiosa Marea, invece, dopo nove mesi di commissariamento (a seguito della prematura scomparsa di Ignazio Spanò, sindaco eletto nel giugno 2017) più della metà dei gioiosani (al netto degli iscritti Aire) ha scelto di recarsi alle urne, nonostante (anche qui) un unico candidato e un’unica lista. Risultato: quorum superato. Sia per la carica a primo cittadino ma anche nei confronti della politica al femminile.

Verso cui sta cambiando. L’ex Governatore, Totò Cuffaro su queste colonne ha di recente dichiarato: “Giro molto per la Sicilia e ho percepito che c’è proprio bisogno di una donna al comando. (…) Sono le nostre mamme, quelle che tengono unite la famiglia, che hanno lo spirito di comunità, che lavorano, ci vuole una donna che tiene insieme la struttura. (…). La Sicilia ha bisogno di pacificazione e chi meglio di una donna?”. Sottoponiamo queste affermazioni a Giusy La Galia sotto due declinazioni. La prima: Verso il futuro è una lista che raggruppa diverse anime politiche e “chi meglio di una donna” può fungere da amalgama? La seconda: come vede un’interlocuzione a livello regionale con un Presidente donna?

“Rispetto al primo quesito – dice – è vero: faccio da sintesi fra diverse sensibilità politiche. Tuttavia, Verso il futuro è un gruppo che si fonda su basi solide e rapporti di stima reciproca. Detto questo, è naturale che nei piccoli e medi centri, rispetto alle grandi città, fare politica significhi anche sganciarsi dal proprio credo per il bene del paese. Indubbiamente, però, il fatto che il trait d’union sia una donna può essere un valore aggiunto. Per quanto riguarda il livello regionale, vedrei molto bene, senza nulla togliere ai colleghi maschi, una donna a Palazzo dei Normanni. Credo che noi donne siamo un po’ più portate a fare squadra, modus operandi che applico nella mia professione e che ho sempre trasposto in ambito amministrativo: da assessore e, a maggior ragione, ora da primo cittadino. Se lavori alacremente da solo ottieni dei risultati che, in équipe, sono triplicati”.

E che il motto della neo eletta sia “testa bassa e lavorare” lo si intuisce anche dalle tre pagine di provvedimenti (sebbene alcuni siano di provenienza commissariale) che, in sole due settimane, recano la sua firma: “Abbiamo iniziato subito – afferma – i lavori per l’ammodernamento della rete idrica della frazione di San Giorgio, la più popolosa del territorio comunale; abbiamo avviato il progetto per l’efficientamento energetico del nuovo palazzo municipale; sono stati avviati i Puc per i percettori del Reddito di cittadinanza”.

Ma molto altro resta da fare. In una situazione finanziaria “sicuramente delicata ma per la quale l’idea dell’Amministrazione è completare il piano di rientro già iniziato”. Una sfida ancora può ardua se pensiamo che la Sicilia si è già vista bocciare 31 progetti su 31 legati al Recovery Plan e con i fondi del Pnrr sul piatto: “Quello del mancato utilizzo dei fondi europei per incapacità progettuale è un problema serio che, con il Pnrr, un treno che non possiamo permetterci di perdere, rischia di amplificarsi. Il mio modo di amministrare sarà orientato a cercare di partecipare a tutti i bandi che possano essere utili per Gioiosa Marea, come fatto peraltro nei tre anni dell’ultima amministrazione Spanò durante la quale, con la collaborazione di tutti, siamo riusciti ad accedere ad oltre 40 milioni di euro di finanziamenti. Ora sicuramente la sfida è più ardua ma ci adopereremo affinché gli uffici competenti possano lavorare nelle migliori condizioni possibili. Come primo step abbiamo previsto delle figure specifiche atte a “intercettare” questi finanziamenti e porre in essere tutti i progetti necessari per ottenerli: una scrupolosa fase di progettazione che passa per un potenziamento degli uffici preposti a metterla in campo”.

Un proverbio africano recita: “L’uomo sarà anche il capo della casa, ma la donna ne è il cuore”. Un cuore che Giusy La Galia ha tutte le intenzioni di far battere a Gioiosa Marea per i prossimi cinque anni.

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