I luoghi “segreti” della Sicilia aprono le porte ai visitatori - QdS

I luoghi “segreti” della Sicilia aprono le porte ai visitatori

redazione

I luoghi “segreti” della Sicilia aprono le porte ai visitatori

martedì 08 Ottobre 2019

Sabato e domenica anche in Sicilia tornano le “Giornate d’autunno” per sostenere la raccolta fondi del Fai. Si potranno scoprire 40 posti insoliti e straordinari disseminati in tutta la Regione

PALERMO – Le Giornate Fai d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi Fai Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutta la Regione. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 20 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del Fai – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre.

Due giorni per sfidare la capacità di stupirsi e cogliere lo splendore del territorio che ci circonda, invitando cittadini e turisti alla scoperta di 40 luoghi in tutta la Sicilia, selezionati perché speciali, curiosi, originali o bellissimi. Saranno tantissimi i giovani del Fai ad accompagnare i visitatori lungo i percorsi tematici espressamente ideati per l’occasione, con l’obiettivo di trasferire il loro entusiasmo nella scoperta di luoghi inediti e straordinari che caratterizzano il nostro panorama. Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, complessi monastici, ville, castelli, aree archeologiche, giardini, Istituti d’arte, ferrovie storiche, riserve naturali, aziende agricole, musei e interi borghi.

“Le Giornate Fai d’Autunno sono – afferma Giuseppe Taibi, presidente Fai Sicilia – l’opera collettiva dei nostri ragazzi, il risultato della forza d’animo delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali de L’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia. Dall’infinito si passa poi al ‘finito’ e cioè alle risorse planetarie in corso di esaurimento e per il Fai aver cura delle nuove generazioni significa soprattutto occuparsi del loro futuro. Da anni la Fondazione è al lavoro per rendere i suoi Beni sostenibili dal punto di vista energetico e nel mese di ottobre 2019, con consapevolezza della grande attenzione che l’emergenza climatica esige, dedica la grande campagna nazionale di raccolta fondi Ricordati di salvare l’Italia al sostegno di questo suo obiettivo, favorendo l’implementazione di tecnologie all’avanguardia e contribuendo alla sensibilizzazione verso le tematiche ambientali”.

Ad Agrigento la delegazione Fai ha ideato il percorso “Vivere a Girgenti”, le visite di quattro dimore private in centro storico: Casa Messina Bonfiglio, riproduce negli arredi le tipiche case siciliane, Casa Montana Moscato, Casa Montana Riolo, che conserva alcuni arredi originari, in particolare il bel salone della musica, e Palazzo Celauro, dove fu ospitato Goethe nel 1787.

La delegazione di Enna apre il Complesso monastico di Santa Maria degli Angeli ad Assoro, risalente al 1622. La grande stanza usata come refettorio è affrescata con un’Ultima Cena ispirata, nell’impostazione, a quella milanese di Leonardo Da Vinci.

Tracce bizantine sui Nebrodi, i siti di Alcantara Li Fusi e San Marco D’Alunzio, è questo il nome dell’itinerario progettato dalla Delegazione Fai di Messina: due borghi di grande fascino con i loro siti più rappresentativi.

Tra le novità di queste Giornate d’Autunno 2019 c’è sicuramente l’apertura – per la prima volta al pubblico – del Semaforo Belvedere di Siracusa. Con questo nome si indica il maestoso poggio nella frazione siracusana di Belvedere con in cima una piccola costruzione che ricorda vagamente un castello medievale. Il misterioso edificio, di proprietà del demanio, custodisce al suo interno segreti militari e per questo motivo non è mai stato aperto al pubblico. E poi Villa Reimann, legata alla figura della ricca infermiera danese Christine Reimann che decise di vivere a Siracusa negli anni trenta. Adiacente alla villa sarà possibile visitare eccezionalmente il giardino segreto – mai aperto al pubblico – della Latomiuncola conosciuta anche con il nome di Latomia dei Carratore, dal cognome degli attuali proprietari.

Ricco il programma della Delegazione Fai di Catania con aperture storie, “Catania si racconta verso e sopra i mille metri: Storie, sapori e sentieri dell’Etna”. Tra queste si segnalano: l’azienda agricola Musa, che coniuga la bellezza di una natura incontaminata con la coltivazione del pistacchio, il prodotto più rappresentativo della città di Bronte; la Littorina circumetnea; Radicepura a Giarre, che ospita il Garden Festival, evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo; l’Osservatorio astrofisico di Ragalna; l’azienda Al-Cantara di Randazzo con i vigneti di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante coltivati nei suoli lavici; il Treno del Vino che collega Catania con Riposto.

Due aperture straordinarie nel capoluogo siciliano: a Palermo la Delegazione Fai apre alle visite il Monte di Pietà, precursore delle moderne banche, e poi il Palazzo Sede dell’Ex Banca Commerciale Italiana, con il Salone del pubblico, fulcro centrale dell’intero organismo architettonico, e la grande vetrata realizzata dall’artista siciliano Renato Guttuso.

A Trapani la Delegazione Fai propone un’originale passeggiata nel triangolo della mitologia: l’isola della Colombaia a sud-ovest, lo scoglio del Malconsiglio a nord e il monte Erice e la costa di Pizzolungo ben visibili a nord-est. Al centro di questo triangolo narrativo si erge la Torre di Ligny. Ad Alcamo la locale delegazione organizza un itinerario dal nome “La privatezza degli spazi” articolato in visite a quattro androni di residenze private del centro storico che per l’occasione si arricchiranno di iniziative collaterali, compreso un laboratorio per bambini a Palazzo Peria.

L’arte contemporanea sarà invece la protagonista del percorso ideato dal Gruppo Fai di Caltagirone, città Patrimonio Unesco per la ricostruzione tardo barocca. Previste visite all’Istituto Statale d’Arte all’interno del Monastero Benedettino femminile di San Gregorio con lo spazio espositivo Mecc (Museo delle Espressioni Ceramiche Contemporanee). E ancora visite al Macc (Museo d’Arte Contemporanea di Caltagirone) all’interno dell’antico Ospedale delle Donne e il Liceo Artistico Luigi Sturzo.

A Nicosia sarà possibile visitare la Riserva naturale dei Monti Campanito e Sambughetti con gli spettacolari laghetti di montagna posti a circa 1300 m s.l.m., mentre a Piazza Armerina il maestoso e imponente Castello aragonese. Un’apertura straordinaria che prevede la visita dell’antica Cappella Francescana.

Si segnalano infine le aperture dei due Beni del Fai in Sicilia: il Giardino della Kolymbethra, autentico gioiello archeologico e agricolo situato nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento e il Giardino pantesco generosamente donato al Fai da Donnafugata, storica azienda vinicola siciliana.

Come funziona
Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Durante le Giornate Fai d’Autunno in via eccezionale anche i Beni Fai saranno accessibili a contributo facoltativo. Per gli iscritti Fai e per chi si iscriverà per la prima volta – a questi ultimi sarà dedicata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città.

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