Il Comune di Taormina alla ricerca di altro personale - QdS

Il Comune di Taormina alla ricerca di altro personale

Massimo Mobilia

Il Comune di Taormina alla ricerca di altro personale

mercoledì 04 Marzo 2020

Amministrazione Bolognari intenzionata a ripetere l’esperimento delle attività per i detenuti. Tra le carenze numeriche più evidenti, l’Ente ha segnalato quelle del Corpo dei vigili urbani

TAORMINA (ME) – Cercare personale ai tempi del blocco delle assunzioni e di Quota 100. È questo uno dei problemi che sta cercando di affrontare anche il Comune, dove la carenza di dipendenti – soprattutto nel corpo di Polizia Locale – è diventata un caso per cui non si riesce a trovare una soluzione. Al centro di tutto, una situazione economica che non permette, ormai da diversi anni, di assumere personale.

Negli ultimi due anni la Perla dello Ionio ha aderito, infatti, a un Piano di riequilibrio finanziario per evitare il dissesto e far fronte a debiti fuori bilancio riconosciuti per circa 18 milioni e mezzo di euro. Questa particolare condizione, unita a un forte ritardo nell’approvazione dei bilanci, rispetto alle singole scadenze, non ha permesso al Comune di sopperire ai problemi di organico.

Anche per questo motivo, l’Amministrazione del sindaco Mario Bolognari lo scorso anno aveva deciso di seguire strade alternative per recuperare manodopera essenziale. Una su tutte, che inizialmente aveva portato dietro una scia polemica, era stata quella di stringere accordi con le Case circondariali limitrofe, per utilizzare la forza lavoro di detenuti destinati al reinserimento sociale attraverso lavori di pubblica utilità. Le convenzioni erano state firmate con il carcere di Messina e con l’Icatt di Giarre. Ma è soprattutto con la Casa circondariale di Gazzi che sono arrivati i risultati migliori, analizzati a distanza di circa un anno dallo stesso primo cittadino il quale, in una relazione inviata al direttore del carcere, Angela Sciavicco, ha chiesto il prolungamento dell’iniziativa e un incremento del numero di lavoratori.

Difatti, le dieci unità lavorative, che in questi mesi si sono alternate in cinquanta ore settimanali dal lunedì al venerdì, non hanno creato alcun problema alla comunità taorminese, ma anzi hanno permesso di riportare il giardino pubblico Florence Trevelyan ai fasti di un tempo. Accompagnati dai delegati del sindaco, i detenuti sono stati impiegati nei lavori di pulizia e giardinaggio all’interno della Villa comunale, per recuperare un meraviglioso angolo di Taormina da troppo tempo abbandonato a sé stesso.

“Gli interessati – ha detto Bolognari – hanno mostrato impegno e accuratezza nello svolgimento delle mansioni assegnate”. Il sindaco ha espresso soddisfazione per l’esito del progetto, che aveva come scopo proprio la riabilitazione e il reinserimento nella sfera sociale dei detenuti assegnati. L’auspicio quindi è quello di prolungare la convenzione con Gazzi e, in particolare, puntare a un numero più alto di volontari che possano essere destinati anche ad altri tipi di lavori pubblici.

Negli uffici di Palazzo dei Giurati si lavora comunque a un piano generale di riassetto della pianta organica, che a breve potrebbe concretizzarsi, soprattutto dopo l’approvazione nei tempi del Bilancio di Previsione 2020, che andrà a ristabilire la normalità contabile del Comune. Ci saranno a disposizione 1 milione e mezzo di euro che serviranno per stabilizzare 25 Lsu (per i quali comunque sono previsti contributi a livello regionale e statale) e per mettere a concorso 14 nuove posizione, delle quali 11 destinate a istruttori di vigilanza, ovvero vigili urbani. Perché, se è vero che le ultime normative hanno accelerato i pensionamenti e mandato a casa in totale 55 dipendenti taorminesi, è il Corpo di Polizia Locale a soffrire di più, avendo in organico soltanto sette unità. Una delle ragioni per cui il Comune sta cercando di rendere la viabilità sempre più controllata da sistemi elettronici.

Chiaramente il tutto dovrà passare dal severo giudizio dei Revisori dei Conti, oltreché dalla Commissione per la Stabilità finanziaria degli Enti locali presso il Dipartimento di Stato per gli Affari interni e territoriali. Insomma, non una passeggiata. Con l’occhio vigile della Corte dei Conti.

Twitter: @MassimoMobilia

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