Caso Almaviva al centro di un incontro convocato nella sede del ministero del Lavoro. Sindacati in attesa di risposte e di una soluzione alla crisi che interessa migliaia di lavoratori in Sicilia
“L’incontro di ieri ha confermato la natura permanente del tavolo e l’interesse attivo del Governo. Di fatto siamo in attesa di misure strutturali per il comparto (regole certe, ammortizzatore strutturale, pagamento dei servizi, defiscalizzazione sui volumi rientrati in Italia) senza cui non si può essere tranquilli né per Almaviva né per gli altri outsourcers. Senza questi interventi, il sacrificio dei lavoratori rischia di tradursi solo in un prolungamento di una agonia che dura da otto anni”. Con queste parole Francesco Assisi, segretario generale della Fistel Cisl Sicilia ha commentato l’incontro al ministero del Lavoro per analizzare la situazione occupazionale Almaviva.
Erano presenti all’incontro, tra gli altri, il sottosegretario al Lavoro Stanislao Di Piazza, il sottosegretario al Mise Alessandra Todde e l’assessore comunale di Palermo Giovanna Marano.
“L’Azienda – hanno aggiunto da Fistel – dopo una panoramica sulla situazione attuale, ha dichiarato al tavolo che sta gestendo la situazione attuale coi mezzi a disposizione, paventando che su alcune commesse gli strumenti a disposizione non sono sufficienti. Almaviva ha dichiarato che è necessario iniziare a costruire l’impalcatura per un l’ammortizzatore sociale da applicare fino a fine anno per sostenere la tenuta aziendale, nell’attesa che le attese misure strutturali diano i risultati attesi”.
Come evidenziato dal sindacato, Todde ha rappresentato al tavolo di avere già fatto i primi incontri con AgCom per valutare l’applicazione delle tariffe a pagamento (facendo seguito anche alle richieste dei committenti, in particolare Wind) e ha confermato la volontà di iniziare un percorso di dialogo con Sky per approfondire il tema dei volumi. Di Piazza ha poi definito il tavolo ministeriale “permanente” e ha confermato che entro il mese di gennaio sarà convocato il tavolo di settore che dovrebbe portare le risposte necessarie e le misure strutturali a sostegno del comparto.
“I sindacati – hanno spiegato i rappresentanti Fistel – hanno evidenziato la necessità di interventi strutturali, di un ammortizzatore sociale e soprattutto di misure che favoriscano il rientro dei volumi in Italia con interventi propedeutici alla riduzione dei costi (defiscalizzazione). La richiesta sindacale rivolta ad Almaviva è di non far precipitare la situazione con l’apertura di procedure di ristrutturazione e di continuare a utilizzare il sostegno dell’ammortizzatore nell’attesa di un intervento anche sotto il profilo della riconversione, in quanto il settore dei call center è comunque sovradimensionato”.