Affitti, niente tasse sui canoni di locazione non riscossi - QdS

Affitti, niente tasse sui canoni di locazione non riscossi

Salvatore Forastieri

Affitti, niente tasse sui canoni di locazione non riscossi

venerdì 10 Gennaio 2020

Entrata in vigore l’1 gennaio la disposizione prevista dall’articolo 3-quinquies del Dl 34/19. La novità non riguarda le botteghe commerciali dove la morosità è più frequente

ROMA – Importanti novità per i proprietari di immobili abitativi dati in locazione. A partire dal 1° gennaio 2020 i locatori che non percepiscono i canoni di locazione contrattualmente previsti non sono più costretti ad includerli tra i redditi, come se fossero stati riscossi.

La nuova disposizione è stata introdotta dall’articolo 3-quinquies del D.L. 34/2019 (il “Decreto crescita”, legge di conversione n. 58/19) ma si applica solo a partire dal 1° gennaio 2020.

In precedenza, l’articolo 26 del Tuir stabiliva che i redditi fondiari (compresi quelli da locazione) concorrevano a formare il reddito complessivo del contribuente a prescindere dall’effettiva percezione.
La stessa disposizione, però, stabiliva pure che l’applicazione dell’imposta sui canoni non percepiti doveva avvenire fino a quando non si concludeva il procedimento giurisdizionale di sfratto per morosità. Solo da quel momento (la convalida dello sfratto), quindi, era possibile non applicare le imposte sulle somme non pagate dal locatario.

Con la disposizione prima citata, contenuta nel “Decreto crescita”, si fa una certa giustizia, anche se non completa.
Si anticipa il momento in cui può avvenire la detassazione, legata ora non più alla conclusione della procedura di sfratto, ma al momento dell’ingiunzione di pagamento o dell’intimazione dello sfratto per morosità.
Ed ancora, gli eventuali canoni percepiti dopo l’ingiunzione o dopo l’intimazione dello sfratto saranno assoggettati ad imposta secondo il criterio della “tassazione separata”.

Peccato che queste norme riguardino solo i contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2020, escludendo così i canoni non ancora percepiti all’inizio di quest’anno ma previsti da un contratto stipulato prima.
Peccato pure che non riguardino i canoni di locazione commerciale che, forse, sono ancora più colpiti dal problema della morosità, specialmente a causa della crisi economica esistente.

Comunque, un passo avanti è stato fatto. Speriamo che il Legislatore, con un po’ di riflessione in più, ne faccia qualche altro.
Intanto, per i canoni non riscossi dipendenti da contratti anteriori al 1° gennaio 2020 e per quelli relativi a locazioni commerciali, continua ad applicarsi il criterio della “competenza”.

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