"L'impresa al centro", fonti rinnovabili e aziende a Palermo - QdS

“L’impresa al centro”, l’importanza delle fonti rinnovabili: “Obbligo etico ed economico”

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“L’impresa al centro”, l’importanza delle fonti rinnovabili: “Obbligo etico ed economico”

Sonia Sabatino  |
domenica 13 Novembre 2022
Evento Riolo "Imprese al centro" Palermo 13 novembre

Si discute di fonti rinnovabili e la loro importanza per le aziende contro il caro bollette durante "L'impresa al centro" a Palermo, evento organizzato dal Gruppo Riolo.

Efficienze energetiche e fonti rinnovabili, un obbligo etico ed economico per le aziende”: si è parlato anche di questo aspetto particolarmente rilevante per le imprese oggi a Palermo, durante l’evento dal titolo “L’impresa al centro” organizzato dal Gruppo Riolo.

Tante le personalità presenti durante le due giorni di incontri e convegni, che ha coinvolto oltre 40 aziende siciliane e 50 relatori provenienti da tutta Italia.

“L’impresa al centro”, i temi dal caro energia alle fonti rinnovabili

I temi iniziali, introdotti dal Antonio Leo, giornalista del Quotidiano di Sicilia e moderatore dell’evento, sono stati la difficoltà e le soluzioni che oggi hanno le imprese per fronteggiare il caro energia e del caro bollette, determinati da diverse contingenze.

“Purtroppo non sempre lo sviluppo delle energie rinnovabili è compreso da tutti. Per iniziare ad attuare il piano energetico ci sono voluti 10 anni”, ha precisato l’ingegnere Francesco Cappello, dirigente ENEA.

“Partiamo dal 1800 in cui si usavano il carbone e il legno, poi il petrolio, ma nel 2009 si impone il problema della sostenibilità e delle generazioni future. Già nel 2018 c’è stato un aumento dei prezzi costante, nonostante non ci fosse ancora aria di guerra, e nel 2020 con la pandemia è schizzata l’inflazione. Abbiamo chiesto al Governo di investire 34 miliardi di euro per fotovoltaico ed eolico, cifra che i Governi passati hanno utilizzato per detassare l’energia elettrica, quindi, fondi spesi male, ma nulla”.

Il tema delle fonti rinnovabili in Sicilia

“Le fonti rinnovabili sono comunque cresciute in Sicilia: nel 2005 avevamo circa il 4% di fonti rinnovabili, adesso siamo arrivati al 26/27%”, ha proseguito Cappello durante l’evento “L’Impresa al centro”.

“Nel 2018 si è cominciato a parlare di transizione ma intanto sono cresciuti i costi del fotovoltaico, che sono saliti alle stelle. Forse andavano bloccati i listini e imposti degli sconti sul prezziario”.

“La cultura dell’efficientamento energetico, a causa delle batoste che le imprese stanno prendendo, è diventata imperante nell’ultimo periodo, ma le aziende hanno come obiettivo primario quello di produrre, per cui questo deve essere il motore in termini di cultura dell’efficienza e della produzione da fonte rinnovabile”, ha chiarito l’ingegnere Sergio Rappa, consulente di aziende pubbliche e private.

“Si tratta di una fonte estremamente importante che se valutata senza i dovuti studi preliminari rischia di diventare una bomba. L’impianto di trigenerazione che sta sorgendo all’ospedale Civico di Palermo e fornirà alimentazione a 4 padiglioni. In questo caso la produzione contemporanea di acqua calda e fredda che serve per la climatizzazione garantisce che non solo che attraverso questa fonte energetica io riesca a produrre l’energia elettrica che a me serve, ma riesco anche scaricare l’energia che io prima consumavo per la produzione di fluidi caldo e freddo. Li scarico perché li produco in altra maniera”.

Il funzionamento del trigeneratore, un esempio da seguire

“In pratica, il trigeneratore è un gruppo elettrogeno nato per funzionare con continuità e che produce acqua calda con il radiatore. Questo calore che varia dai 70 ai 90 gradi, che a seconda delle situazioni può essere utilizzato così com’è o può essere aumentato in termini di temperatura, ha così la possibilità di andare ad un gruppo frigo ad assorbimento ad acqua calda. Quindi, i gruppi a inseguimento elettrico o termico, lì dove la preponderanza sia della climatizzazione, possono funzionare a inseguimento termico e variare a un regime funzionamento sulla base dell’energia termica e frigorifera di cui l’azienda ha bisogno, e poi dare come prodotto correlato l’energia elettrica che viene utilizzata dall’azienda, che può rivenderla in caso di produzione maggiore. E viceversa per l’energia elettrica”, ha spiegato Cappello.

A dare un esempio pratico, infine, c’è stato l’ingegnere Antonio Mazzon: “Fortunatamente oggi la normativa prevede che i finanziamenti Europei e della Regione Siciliana obblighino coloro che li ricevono a utilizzare persone che sono competenti. Però, chi stabilisce la competenza? C’è un organismo nazionale preposto a questa verifica annuale, quindi se qualcuno vuole entrare in questo modo è necessario specializzarsi in gestione dell’energia. Adesso è necessario riorganizzare le aziende in modo tale che tutti i lavori siano efficientati a livello energetico. Ciò è possibile con un teming in ciclo continuo e con una struttura gerarchica, che lavoreranno in modo tale che ci sia una specifica organizzazione, individuazione di un sito industriale e le fonti energetiche per ridurre i consumi”.

Sonia Sabatino

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