Cisl Sicilia, caro energia: "Servono finanziamenti", l'appello - QdS

Cisl sul caro energia: “Subito misure per famiglie e imprese e investimenti in Sicilia”

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Cisl sul caro energia: “Subito misure per famiglie e imprese e investimenti in Sicilia”

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giovedì 06 Ottobre 2022

Mentre le imprese e le famiglie si preparano alla protesta contro i rincari e il dramma generato dal caro bollette, Cisl Sicilia chiede interventi immediati e fa un appello al nuovo Governo regionale.

“Si dia subito corso a misure di sostegno a imprese e famiglie, lavoratori e pensionati”. Sono le ultime dichiarazioni di Cisl Sicilia sul caro energia.

Mentre le imprese e le famiglie si preparano alla protesta contro i rincari e il dramma generato dal caro bollette con una mobilitazione programmata per il 7 novembre, le associazioni dei consumatori e i sindacati continuano a chiedere interventi immediati.

Cisl sul caro energia: “In Sicilia si acceleri sugli investimenti”

“In Sicilia si acceleri sugli investimenti in infrastrutture energetiche a partire dalle energie rinnovabili, dai combustibili verdi e da rigassificatori, termovalorizzatori, maggiore estrazione di gas. Sul fronte nazionale si metta in conto una nuova cassa integrazione scontata per le aziende che non licenziano, oltre a provvedimenti per l’integrazione del reddito delle persone”. Queste sono le parole di Cisl Sicilia, che interviene sul tema del caro energia.

Il sindacato, inoltre, denuncia – tramite il segretario Sebastiano Cappuccio e il componente della segreteria regionale Paolo Sanzaro – “il disagio sociale aggravato nell’Isola dalle bollette stellari che da qualche tempo hanno preso ad arrivare”. Un’emergenza che rischia di “mettere in ginocchio l’intera economia siciliana, di far saltare i bilanci di famiglie e imprese e di allargare il divario sociale e occupazionale tra il sud e il nord”.

Al neo-presidente della Regione Renato Schifani, Cisl Sicilia chiede “di attivarsi subito”. Infine, la Cisl esprime solidarietà ai tanti nuclei familiari che versano in seria difficoltà e alle piccole e medie imprese che si trovano in gravi condizioni”.

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