Piromani, incendi nella Riserva delle Saline: denuncia - FOTO - QdS

La Riserva delle Saline “preda” dei piromani: la denuncia del WWF – FOTO

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La Riserva delle Saline “preda” dei piromani: la denuncia del WWF – FOTO

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mercoledì 07 Settembre 2022

"Nei giorni scorsi, approfittando delle temperature i criminali del cerino, non hanno perso tempo": la denuncia del WWF dopo gli incendi degli scorsi giorni.

Un incendio dopo l’altro: la Riserva delle Saline di Trapani e Paceco continua a essere preda dei piromani. E WWF continua a denunciare, nella speranza che un’azione concreta contro i “criminali del fuoco” venga presa al più presto.

“Nei giorni scorsi, approfittando delle temperature i criminali del cerino, non hanno perso tempo. In 24 ore, tra lunedì e martedì, la Riserva delle Saline di Trapani e Paceco è andata a fuoco contemporaneamente in più punti, con roghi che hanno interessato il territorio della frazione di Nubia”.

Riserva delle Saline, i piromani e i danni dopo gli incendi

Tra le zone maggiormente devastate dagli incendi degli ultimi giorni nella Riserva ci sono pantani naturali, aree con importanti valenze naturalistiche, ambienti “oramai superstiti solo all’interno del sito protetto”. Nella lista non mancano, purtroppo, importanti luoghi per la conservazione della biodiversità e fondamentali per il mantenimento dell’efficienza dei processi naturali.

Eppure il 2/3 settembre proprio a Trapani – e con il patrocinio della Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco – si è tenuto il ”6th International Congress on Biodiversity”. Un evento proprio a tutela della biodiversità tra riserve naturali, parchi e siti appartenenti alle rete Natura 2000.

WWF commenta: “Nella provincia di Trapani si fa ancora a pugni con la tutela di un immenso patrimonio ambientale, riconosciuto dalla comunità internazionale, e che invece localmente continua a subire l’assalto di criminali che operano per la distruzione di un bene collettivo, visitato ogni anno da migliaia di persone: famiglie, turisti, scolaresche”.

Roghi di matrice dolosa: le testimonianze

La direttrice della Riserva, Silvana Piacentino, ha commentato così i recenti incendi: “Il primo allarme è scattato lunedì mattina attorno alle 10,30. Il personale del WWF ha subito allertato i vigili del fuoco e la sala radio della Forestale. Sul posto sono arrivati anche i volontari di Sos Valderice ma il rogo, divampato dal bordo stradale, ha raggiunto il pantano naturale e circondato un’abitazione. Le fiamme sono state spente del tutto nel pomeriggio”.

“A una prima conta dei danni è subito emersa la gravità per il pantano, che è andato distrutto. Si tratta di uno degli ambienti oramai superstiti solo all’interno di siti protetti, un importante luogo per la conservazione della biodiversità”.

E poi il secondo rogo. “Il secondo allarme è scattato ieri, attorno a mezzogiorno e mezzo, con due colonne di fumo che si sono alzate contemporaneamente in due punti diversi della Riserva, sempre a Nubia. Sul posto sono arrivati i mezzi e le squadre di spegnimento ma il forte vento di scirocco ha alimentato l’avanzata delle fiamme, che ha raggiunto le abitazioni. Vista la gravità della situazione, il WWF Italia ha inviato personale anche dalle altre riserve siciliane. Le operazioni di spegnimento, supportate anche dal personale della riserva, sono andate avanti fino alle 14,30. È risultato fondamentale, per rifornire i mezzi d’acqua una volta esaurita, il punto di approvvigionamento presente a Nubia, fortemente voluto dall’ente gestore”.

Purtroppo, appare molto chiaro come all’origine di questi continui incendi ci siano anche dei piromani. “Sembrano esserci davvero pochi dubbi sulla matrice dolosa dei tre roghi, che hanno divorato pezzi importanti del patrimonio naturalistico della Riserve delle Saline di Trapani e Paceco”.

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