L’inflazione “mangia” la Sicilia, i dati di maggio 2025

L’inflazione “mangia” la Sicilia, rincari record: ecco le province più care

L’inflazione “mangia” la Sicilia, rincari record: ecco le province più care

Michele Giuliano  |
venerdì 20 Giugno 2025

In un anno una famiglia siciliana spende in media 359 euro in più in alimenti e altri costi.

Il carrello della spesa continua a pesare sempre di più sulle tasche dei siciliani. Secondo i dati diffusi dall’Istat relativi al mese di maggio 2025 e rielaborati dall’Unione nazionale consumatori, per la Sicilia si segnala un rincaro annuo per una famiglia media pari a 359 euro, a fronte di un’inflazione del 1,6%, in linea con la media nazionale.

A trainare l’aggravio dei costi nell’Isola è soprattutto la provincia di Siracusa, che conquista un preoccupante secondo posto nella classifica nazionale delle città più care. Con un’inflazione tendenziale del +3%, la più alta d’Italia, le famiglie siracusane si trovano a spendere 695 euro in più all’anno, superate solo da Bolzano. Una stangata che colpisce duramente in un contesto economico già fragile e che non trova giustificazione nei salari medi né nei livelli occupazionali del territorio.

Il carrello della spesa pesa di più, i dati Istat

Il nodo centrale restano i beni essenziali. Mentre l’inflazione generale a maggio cala al 1,6% dal 1,9% di aprile, il cosiddetto “carrello della spesa”, che include alimentari, prodotti per la casa e la persona, sale al +2,7%, contro il +2,6% del mese precedente. Gli alimentari, nello specifico, segnano un +3,2% annuo, con un ulteriore +0,4% su base mensile. “Tradotto in termini di aumento del costo della vita, significa che per una coppia con due figli ben 292 euro in più se ne vanno solo per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, 309 per il carrello della spesa. Una vera e propria stangata. Per una coppia con 1 figlio, 259 in più euro sono per cibo e bevande, 276 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media una famiglia spende 202 euro in più per mangiare e bere” ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unc.

Inflazione in Sicilia, i dati di maggio 2025 e il confronto con le altre Regioni

Se la Sicilia figura a metà classifica nazionale per rincaro annuo, è interessante notare che regioni come la Valle d’Aosta, con un aumento di 249 euro e una inflazione allo 0,9%, o la Sardegna, a +269 euro, registrano impatti ben più contenuti. Al Nord, invece, l’inflazione si traduce in aumenti più sostanziosi ma in contesti economici più solidi: basti pensare al Trentino, al Friuli o al Veneto, dove le famiglie possono contare su stipendi mediamente più alti.

La Sicilia, con un’inflazione nella media nazionale, sconta però una maggiore vulnerabilità sociale ed economica, che amplifica l’effetto dell’aumento dei prezzi. “La discesa dell’inflazione generale è una illusione ottica – conclude Massimiliano Dona -. Non si riflette in alcun beneficio reale per i consumatori. Mentre ad aprile si era parlato di rincari legati alle vacanze, a maggio aumentano i prezzi dei beni di prima necessità”.

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