Innovarsi, requisito per essere docenti - QdS

Innovarsi, requisito per essere docenti

Lucia Russo

Innovarsi, requisito per essere docenti

martedì 05 Maggio 2020

Didattica a distanza, nessuna sanzione per la disapplicazione della norma

Con il DL n. 22 dell’8 aprile 2020, il legislatore, in ritardo, un mese dopo la chiusura delle scuole del 5 marzo, ha stabilito che “In corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza”. A venti giorni dall’entrata in vigore della norma si osserva ancora una percentuale di insegnanti che si limita a “caricare compiti”, senza accompagnare nessuna spiegazione né in modalità streaming né con videolezione in diretta o altri mezzi. Il colpevole di questo comportamento irresponsabile è lo stesso legislatore, che non ha affatto precisato cosa si intenda per “modalità a distanza” e ha soltanto aggiunto “utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione”. E così ci sono professori che si sono persino trincerati dietro la scusa di non avere a disposizione nemmeno uno smartphone!

Si assiste al paradosso che docenti, tra cui alcuni eccellenti e non ancora a tempo indeterminato – e quindi senza il famoso bonus Renzi per l’acquisto di corsi di formazione e apparecchiature informatiche – si sono attivati da subito per proseguire il programma con video-lezioni e format innovativi per contenuti didattici digitali, tra cui infografiche e presentazioni interattive, mentre altri, anche giovani, sono rimasti inerti. Sapete perché? Perché il legislatore non ha previsto sanzioni per la disapplicazione della norma, come ad esempio una riduzione dello stipendio.

Il comportamento disonesto di alcuni docenti inficia il buon funzionamento della scuola e dimostra che i sistemi di reclutamento fino ad oggi non hanno funzionato. L’insegnante dovrebbe essere il primo a saper utilizzare i vantaggi che l’innovazione tecnologica offre. Per le prossime selezioni bisognerebbe testare questa capacità e periodicamente sottoporre i docenti ad una valutazione effettiva del loro livello di aggiornamento, sia contenutistico che tecnologico.

Twitter: @LRussoQdS

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