Isee, premi polizza vita: le informazioni utili per la detrazione Irpef

Isee, premi polizza vita: tutte le informazioni utili al fine della detrazione Irpef del 19%

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Isee, premi polizza vita: tutte le informazioni utili al fine della detrazione Irpef del 19%

Marika Contarino  |
venerdì 16 Febbraio 2024

Esistono, però, diverse tipologie di assicurazione: ecco quali vanno dichiarate.

Chi stipula una polizza vita ha diritto ad una detrazione Irpef del 19%, ma bisogna che essa sia dichiarata nell’Isee.

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Cos’è l’Isee?

L’Isee è l’indicatore della situazione economica di una famiglia e deve essere fatta tutti gli anni per poter usufruire di una serie di benefici e sussidi. La dichiarazione Isee, infatti, viene fatta quando si vuole ottenere un’agevolazione, come gli sconti sulle bollette di acqua, luce e gas, le agevolazioni sulle tasse universitarie o gli incentivi come il bonus bebè. Viene calcolata attraverso i seguenti fattori:

  • i dati anagrafici della famiglia, cioè l’indicazione di tutti i componenti del nucleo familiare presenti nello Stato di famiglia;
  • i dati economici, ovvero i redditi di ogni membro della famiglia;
  • i dati patrimoniali, cioè tutti i beni mobili e immobili in possesso di ogni singolo componente del nucleo familiare.

Quali investimenti non si dichiarano nell’Isee?

I beni che non rientrano nella dichiarazione Isee sono quelli che non producono reddito o che hanno una funzione sociale o culturale, come i trattamenti assistenziali e previdenziali percepiti e i fondi pensione integrativi.

Sono, inoltre, esclusi dal calcolo del patrimonio familiare ai fini dell’Isee i titoli di Stato e altri prodotti finanziari garantiti dallo Stato, come buoni e libretti postali. Il tutto fino ad un importo massimo di 50mila euro (legge 213 del 30 dicembre 2023 , articolo 1 commi 183-185).

Altri fondi che non vanno indicati nell’Isee sono i fondi di previdenza complementare aperti. Se l’attestazione Isee dovesse riportare difformità relative a tali rapporti finanziari, l’attestazione è valida ai fini della richiesta della prestazione.

Isee e polizza vita

I possessori di polizza vita, per sé o per i familiari a carico, possono beneficiare nell’Isee di una detrazione dell’Irpef del 19%. Questo vantaggio è valido solo per alcune polizze: quella sulla vita, la polizza salute o l’assicurazione casa. I redditi che vengono presi in considerazione per il calcolo dell’Isee sono riferiti ai due anni precedenti.

Quali polizze vita devono essere dichiarate nell’Isee?

Sono diverse le polizze vita presenti sul mercato, per cui occorre prestare attenzione a quali devono essere dichiarate.

Vanno indicate nell’Isee le assicurazioni a capitalizzazione mista sulla vita e occorre dichiarare i premi versati complessivamente al 31 dicembre dei due anni precedenti, al netto di eventuali riscatti. Inoltre, vanno dichiarate anche le polizze a premio unico anticipato per tutta la durata del contratto. Per questa tipologia di polizza va indicato l’importo del premio versato.

Quali polizze vita non vanno dichiarate nell’Isee?

Ai fini Isee non vanno, al contrario, inseriti i contratti di polizza mista sulla vita per i quali al 31 dicembre di due anni prima della dichiarazione non era ancora esercitabile il diritto di riscatto.

Detrazioni Irpef: cosa sono?

Le detrazioni riguardano alcune spese sostenute nell’anno a cui si riferisce la dichiarazione dei redditi: vanno indicate nel modello dichiarativo e, in percentuale variabile, vengono sottratte dall’imposta da versare.

Tra le spese detraibili previste figurano anche i premi assicurativi per le polizze vita stipulate per sé o per i familiari a carico. La detrazione spetta al 19% se il reddito del contribuente non supera i 120mila euro. Al di sopra di questa soglia, la detrazione si riduce fino ad azzerarsi. La detrazione spetta se il contribuente:

  • è contraente e assicurato della polizza vita;
  • è contraente e un suo familiare a carico è il soggetto assicurato;
  • un suo familiare a carico è sia contraente che soggetto assicurato;
  • è il soggetto assicurato e un suo familiare a carico è il contraente;
  • è un familiare a carico e il soggetto assicurato è un altro familiare a carico.

Premi polizza vita: franchigia e limite massimo

Per i premi assicurativi non è prevista alcuna franchigia, cioè una spesa minima, ma c’è un limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione pari al 19%.

Il limite di spesa massimo è pari a 530 euro, dunque l’importo massimo detraibile è pari a 100,70 euro annui (il 19% di 530). Nei casi elencati di seguito, il limite di spesa massimo è maggiore:

  • 750 euro per i premi aventi per oggetto il rischio di morte, finalizzati alla tutela delle persone con disabilità grave;
  • 1.291,14 euro per i premi per assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.

Modalità di pagamento della polizza vita

Per avere diritto alla detrazione Irpef del 19% in merito alla polizza vita, il pagamento del premio deve avvenire attraverso metodi tracciabili, come bonifico bancario, bollettino postale, pagamento con Bancomat. Non sono ammessi pagamenti in contanti. Sarà necessario, inoltre, conservare una prova dell’avvenuto pagamento, a seconda del metodo utilizzato, e di una copia del contratto di assicurazione, contenente i dati di contraente e assicurato.

La giacenza media di una polizza vita

All’interno della dichiarazione Isee bisogna indicare, per quanto riguarda le polizze vita, la giacenza media, cioè l’importo medio delle somme a credito del cliente in un anno.

La giacenza media di una polizza vita si calcola dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365 giorni, 366 ovviamente in caso di anno bisestile.

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