La Città dei Templi e l’anno del riscatto, aspettative in aumento in attesa del 2020 - QdS

La Città dei Templi e l’anno del riscatto, aspettative in aumento in attesa del 2020

Pietro Vultaggio

La Città dei Templi e l’anno del riscatto, aspettative in aumento in attesa del 2020

martedì 29 Ottobre 2019

Necessario conciliare la grande richiesta da parte dei potenziali visitatori con servizi efficienti. La prestigiosa rivista Forbes l’ha indicata tra le destinazioni più ambite del prossimo anno

AGRIGENTO – Il territorio agrigentino ha ottenuto il secondo posto nella classifica delle migliori destinazioni al mondo per il 2020. L’anno del riscatto per la città, che secondo le stime di Forbes (magazine più famoso al mondo su classifiche, cultura, economica, leadership imprenditoriale, innovazione e lifestyle) si collocherà al secondo posto tra le mete di viaggio più ambite. A stilare la lista per la rivista, realizzata tenendo conto delle vendite e delle aspirazioni dei clienti, è stata l’agenzia Ovation travel group’s.

Tra le motivazioni di questo exploit c’è sicuramente la Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più importanti al mondo, dove i resti di sette templi dorici si trovano in una cornice mozzafiato di mandorli e ulivi. “Agrigento 2020 e le celebrazioni dei 2.600 anni di storia della città – ha commentato il sindaco Lillo Firetto – sono più che una grande opportunità. Dobbiamo comprendere che questo brand è forte e che le condizioni create per attrarre visitatori sono pari a quelle per trattenere i turisti. Tutti sono chiamati a condividere la portata di quanto sta per accadere, senza riserve mentali”.

Un turista attento ai dettagli è un visitatore consapevole di quello che vuole e sa dove andare, anche se si tratta di un paese poco collegato dal punto di vista infrastrutturale. È proprio questa la forza dell’Isola, saper promuovere le proprie bellezze senza avere la tecnologia che ormai molti richiedono.

“La Sicilia – ha detto il presidente di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella – è un bellissimo museo diffuso che va valorizzato tutto. Per farlo occorre investire su infrastrutture e servizi connessi. Occorre favorire azioni per incentivare lo sviluppo turistico, mettere in condizione gli operatori di accogliere al meglio i turisti e generare in loro quello che considero il fattore principe delle recensioni mondiali, ovvero il passaparola positivo. Impensabile, per esempio, che i turisti arrivino in Sicilia e debbano ancora confrontarsi con servizi scadenti, strade impraticabili e collegamenti approssimativi”.

“Troppo distanti – ha concluso – Palermo e Agrigento, arduo raggiungere la Città dei Templi dai principali aeroporti. Migliorare la viabilità e la sostenibilità del turismo sono solo alcune delle priorità da mettere in agenda”.

Una grande attenzione riversata su Agrigento richiama inevitabilmente progettualità esecutive per cambiare volto ad una lentezza protagonista dei servizi da dare ai turisti.

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