Caltanissetta, le forze territoriali unite per ripartire - QdS

Caltanissetta, le forze territoriali unite per ripartire

Annalisa Giunta

Caltanissetta, le forze territoriali unite per ripartire

martedì 28 Aprile 2020

Il prefetto Cosima Di Stani ha istituito un tavolo di confronto mensile per il rilancio del nisseno. Prioritario evitare che le organizzazioni malavitose approfittino del bisogno dei cittadini

CALTANISSETTA – Istituito in Prefettura un tavolo tecnico di monitoraggio, a cadenza mensile, per rispondere alle istanze provenienti dal territorio relative all’andamento della ripresa economica, produttiva post Covid-19 e le criticità che man mano si presenteranno.

A darne notizia il prefetto Cosima Di Stani a seguito di una videoconferenza con i vertici delle Forze dell’ordine, della Procura, i rappresentanti di Abi Sicilia, i vertici di Sicindustria, Camera di Commercio, Confcommercio, Confersercenti, Confartigianato, Cna, Ordini professionali dei notai, commercialisti e consulenti del lavoro, con Inps e con i segretari generali delle organizzazioni sindacali.

Recependo l’indirizzo del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il prefetto ha avviato la fase di ascolto, dialogo e confronto con gli enti sociali, le parti sociali, i rappresentanti delle attività produttive per intercettare segnali di disgregazione del tessuto sociale, in particolare per le categorie più deboli. Riflettori puntati in particolare al contrasto dei tentativi della criminalità organizzata di penetrare il tessuto produttivo approfittando della crisi economica e del disagio sociale che il Coronavirus sta producendo sul territorio.

“Occorre – ha evidenziato Di Stani – che siano colti immediatamente eventuali segnali di disgregazione del tessuto sociale nonché possibili tentativi delle organizzazioni criminali di insinuarsi nell’assetto societario delle imprese o di intercettare i flussi di denaro pubblico destinati al sostegno dell’economia legale”.

In accordo con la Procura si è così deciso di monitorare gli aspetti ritenuti nevralgici per il territorio nisseno e per quello gelese, azione di prevenzione che si avvarrà anche di un costante raccordo con tutti gli attori istituzionali, pubblici e privati, del sistema economico. A richiedere l’accesso alla Cigo (Cassa integrazione guadagni ordinaria) sinora in provincia sono state 413 imprese del settore industriale (oltre 3000 lavoratori) e 532 imprese del settore edile per oltre mille unità, sono stati inoltre effettuati già 1.400 pagamenti diretti. Le imprese che sino a oggi hanno richiesto l’accesso al Fondo di integrazione salariale (Fis) sono 208 mentre sono in fase di avvio le verifiche sulle richieste di Cassa integrazione guadagni in deroga.

In merito alla liquidità delle imprese il segretario regione dell’Abi, Salvatore Malandrino, ha fatto il punto della situazione relativamente agli strumenti di credito messi a disposizione dal Governo, al fine di individuare percorsi per accelerare e semplificare le procedure relative di accesso agli stessi. Analoghe interlocuzioni sono state avviate con il direttore provinciale dell’Inps e i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl per una verifica sullo stato dei pagamenti dei benefici sociali a favore dei lavoratori.

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