Liceo breve, studiare? Sempre meno - QdS

Liceo breve, studiare? Sempre meno

Lucia Russo

Liceo breve, studiare? Sempre meno

mercoledì 12 Gennaio 2022

Non bastavano le interrogazioni programmate e le verifiche tramite test a crocette, ormai una prassi a scuola. Adesso arriva anche il “liceo breve”

Non bastavano le interrogazioni programmate e le verifiche tramite test a crocette, ormai una prassi a scuola. Adesso arriva anche il “liceo breve”. Nel decreto del ministro dell’Istruzione n. 344 del 3 dicembre 2021, nell’articolo uno, quarto comma, si legge: “I percorsi quadriennali garantiscono l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento, ivi compreso l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, (…) la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile e il potenziamento delle discipline Stem, attraverso il ricorso alla flessibilità, didattica e organizzativa consentita dall’autonomia delle istituzioni scolastiche, alla didattica laboratoriale, all’adozione di metodologie innovative, alla didattica digitale e all’utilizzo di tutte le risorse strumentali e professionali disponibili, nei limiti dell’organico dell’autonomia”. Insomma, in nome della tanto sbandierata autonomia, si assicura che nei percorsi di studi superiori quadriennali (liceo, istituto tecnico o istituto professionale) si farà di tutto di più, ma in meno tempo!

Sembrerebbe quasi una magia. Già il governo Renzi con l’allora ministro Fedeli (DM 3 agosto 2017, n. 567) promosse un Piano nazionale di sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado, seguito dall’autorizzazione a cento Istituti in tutta Italia all’attuazione di tali percorsi.

Adesso il ministro Bianchi prevede la possibilità di autorizzare “mille nuove classi prime sperimentali” una per Istituto, per i percorsi superiori di studio di quattro anni. Questo, nonostante il parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), reso nella seduta n. 66 del 17 novembre scorso. In ogni caso le mille scuole potranno essere attive presumibilmente per l’anno scolastico 2023/24 – visto che il decreto è solo poco più di un mese fa – mentre per le nuove iscrizioni 2022/23 in corso ci sono un centinaio di scuole autorizzate.

Twitter: @LRussoQdS

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